La seconda, figlia di Alain (nata dalla relazione del grande attore con Rosalie Van Breemen) con la stessa passione del padre («a mio padre non ho mai chiesto suggerimenti. Preferisco fare le cose da sola affinché sia ancora più orgoglioso di me»). «Sono la prima Delon a salire sul palco del Festival», scherza Anouchka che adora Jovanotti e che ha visto il film Baciami ancora dopo avere ascoltato la sua canzone. «Mio padre è stato molto orgoglioso di me quando ha saputo che io sarei venuta qui. E mi ha anche detto che avrei ricevuto un bellissimo abbraccio dal pubblico italiano come lo ha sempre ricevuto lui». Il suo esordio come attrice è una parte nel telefilm francese Le Lion (2003), per poi proseguire con gli spettacoli Hibernatus e Libres sont les papillons. «Conosciamo il Festival di Sanremo perché abbiamo visto il film Dalida (che andrà in onda per la regia di Lisa Azuelos con Riccardo Scamarcio che in Italia andrà in onda il prossimo 15 febbraio in prima serata su Rai1)». E che sul palco dell'Ariston cantano Volare di Domenico Modugno e L'italiano di Toto Cutugno (e che si sono esercitate a parlare e cantare in italiano).
Mina, Gino Paoli e Bocelli, invece, per Annabelle. «Mia madre fin da piccola mi faceva ascoltare le loro canzoni». Adorano il vino (il Barolo), cibo italiano e andare in giro per l'Italia. Roma e Trastevere, compresa. «Mio nonno è molto contento del fatto che io sia qui», racconta Annabelle. «Mi ha detto che sarò molto felice di questa esperienza perché questa kermesse è molto importante per voi. Ma non mi vedrà perché è in vacanza in Antigua».