Famiglia, sesso e media: crescere sani secondo Anna Oliverio Ferraris

Famiglia, sesso e media: crescere sani secondo Anna Oliverio Ferraris
di Carmine Castoro
4 Minuti di Lettura
Lunedì 28 Settembre 2015, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 09:47
Forse è il sottotitolo di questa ultima opera divulgativa della professoressa Oliverio Ferraris (“Tuo figlio e il sesso”) a dirla lunga sulla delicatezza dell’argomento trattato, e di come questo investa di attenzione, responsabilità e accorte riflessioni sia il mondo dei teenager che, a maggior ragione, quello degli adulti. “Crescere figli equilibrati in un mondo con troppi stimoli” recita il distico, ed è la perfetta epitome di un’epoca che sembra non avere più barriere, limiti, inibizioni, ma solo soglie da superare, balconi mentali e morali oltre cui affacciarsi e lasciarsi andare, territori inesplorati in cui incamminarsi sempre più arditi e senza più lo scrupolo di alcuna continenza, senza il timore paralizzante del Mistero.



In materia di sesso&affini, questo si traduce con una valanga televisiva e comunicazionale che è oggigiorno un vero e proprio tsunami senza più tabù, forme di rispetto, scale educative. Scene esplicite nei film, erotismo sdoganato a tutte le ore, nudità femminili e maschili utilizzate in modo squallido, capzioso e mercenario per piazzare pentole e giornali, pacchetti turistici e bevande gassate, iconografie pubblicitarie che orientano le nostre sensibilità non solo verso una fruizione spesso avventuristica e sconsiderata del nostro corpo, ma verso associazioni e logiche che lo fanno appassire nella sua singolarità, nella sua espressione e lo avvicinano a una merce di scambio, a uno strumento di sopravvivenza o a un mondo sconosciuto dove è lecito piazzare qualsiasi bandierina.



Per un ragazzo tutto questo si traduce in confusione, distrofie della crescita, errori di valutazioni, quando non in veri e propri suicidi differiti esponendosi a malattie, manipolazioni, reati, prostituzione, traumi.

Tutto allora oggi è magnetismo piuttosto che dottrina, eccesso di spese, magnificenza di desideri, enormità dell’io-voglio, condotte e sensazioni che si rapprendono e si sciolgono, destini che si affastellano senza un sostanziale “perché” che non sia un calcolo di probabilità e convenienza, ricerca disperata di nuove emozioni che riempiano il vuoto di finalità che hanno perso appeal e tracciabilità.



L’erotismo stesso non è più solo quello della conquista pseudo-amorosa, ma si è generalizzato in un quadro di passioni e bisogni estrogenati, primogeniti di un cotè pubblicitario inossidabile che ci detta da dentro le frontiere di ciò che siamo e di ciò che dobbiamo essere. Dobbiamo essere in forma per diventare “collezionisti di esperienze”, dice il noto sociologo polacco Zygmunt Bauman in un suo saggio, perché “laddove il segno della “malattia” era un tempo l’inidoneità al lavoro di fabbrica o al servizio militare, il segno dell’essere “fuori norma” è la mancanza di élan vital, l’incapacità di avere sensazioni forti, l’ennui, una carenza di energia, di vigore, di interesse per quello che la vita variopinta ha da offrire, un’assenza di desiderio e di desiderio di desiderare”



Eppure, come dimostra in questo libro la psicologa Anna Oliverio Ferraris – da sempre attenta al tema della sessualità nei giovani –, con il giusto approccio, e senza subire la tempesta mediatica, è possibile gestire con serenità le diverse fasi dello sviluppo sessuale dei ragazzi: la scoperta delle sensazioni del corpo nei primi mesi di vita, i primi innamoramenti, le trasformazioni della pubertà, la fatidica “prima volta”, i rischi associati a fenomeni perturbanti come gli abusi o la pornografia. Un libro indispensabile, oggi più che mai, ricco di storie e consigli pratici per aiutare genitori ed educatori a guidare i più giovani alla scoperta del sesso.



Dice beneaugurante la dottoressa Oliverio Ferraris: “È bene non dimenticare che la sessualità dei bambini e dei ragazzi di oggi è uguale per molti aspetti a quella che è stata la nostra alla loro età, anche se le diverse circostanze sociali in cui siamo cresciuti ci rendevano meno precoci, più riservati e propensi a nascondere il nostro interesse sulla materia di quanto non siano loro oggi. Un importante requisito è un senso corretto delle nostre responsabilità di adulti: dobbiamo essere consapevoli del nostro ruolo per poter indicare i confini tra ciò che è permesso o tollerato e ciò che è vietato; per testimoniare, dialogare e agire senza generare confusioni o ferite nei nostri giovani interlocutori. La sessualità infantile è un aspetto naturale ma senz’altro molto delicato della crescita, forse il più delicato di tutti. L’adulto, e in particolar modo il genitore, ha un ruolo importante nel proteggere e accompagnare il bambino nell’esplorazione di questa dimensione di sé: comprensione, sensibilità, discrezione e senso di responsabilità sono necessari affinché la sensualità/sessualità non venga né inibita e colpevolizzata sul nascere, né considerata l’unica forma di piacere possibile nella vita di una persona, né, men che meno, aggredita o strumentalizzata”.



Anna Oliverio Ferraris dal 1966 al 1971 ha operato presso l'università di Torino come assistente alla cattedra di Psicologia Sperimentale. Dal 1971 è stata assistente di ruolo nel Corso di laurea in Psicologia dell'Università di Roma dove nel 1975 ha ricoperto l'incarico di Psicologia dell'età evolutiva e dal 1980 è professore ordinario di Psicologia dello sviluppo. E' stata membro della Consulta Qualità della Rai e del Comitato Nazionale di Bioetica. E' autrice di saggi, numerosi articoli scientifici e testi scolastici in cui affronta i temi dello sviluppo normale e patologico, dell'educazione, della famiglia, della scuola, della formazione, della comunicazione in contesti diversi, del rapporto con tv e nuovi media, delle dinamiche identitarie nella società contemporanea. Ha partecipato e continua a partecipare a numerosi convegni culturali e conferenze, sia in Italia che all'estero. Ha organizzato e partecipato in qualità di docente a corsi di formazione sui problemi della crescita, i nuovi media, il disadattamento, il bullismo, i fattori protettivi e il recupero, l'adolescenza, la devianza minorile, la pedofilia, l'adozione, la comunicazione in classe e in famiglia, rivolti a insegnanti, pediatri, psicologi, psicoterapeuti e associazioni di genitori. Collabora regolarmente e da anni con le seguenti riviste: “Vita Scolastica”, “La scuola dell'infanzia”, “Vita dell'infanzia”, “Prometeo”. Dirige la rivista degli psicologi italiani “Psicologia Contemporanea”. E' stata collaboratore fisso per molti anni del Corriere Salute (Corriere della sera) e ora scrive saltuariamente su alcuni quotidiani e altre riviste.



Anna Oliverio Ferraris “Tuo figlio e il sesso” (Rizzoli, pagg. 192, euro 12)