Ierofanie, il festival di arti performative dal 28 luglio al 26 agosto al Parco archeologico di Naxos e al Parco di Segesta

Ierofanie, il festival di arti performative dal 28 luglio al 26 agosto al Parco archeologico di Naxos e al Parco di Segesta
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Venerdì 8 Luglio 2022, 19:50

Pronto il ricchissimo cartellone della prima edizione di IEROFANIE “l’anima della Sicilia, i luoghi del Sacro” direzione artistica di Claudio Collovà. Un Festival di arti performative che si svolgerà dal 28 luglio al 26 agosto all’interno di due parchi archeologici tra i più belli della Sicilia: Parco archeologico di Naxos e Parco di Segesta. 

Nato da un'idea di Fulvia Toscano e dello stesso Claudio Collovà, condivisa con l'assessore regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, Alberto Samonà, il Festival Ierofanie prevede nove appuntamenti da non perdere per il pubblico; Musica, teatro e poesia, in un linguaggio spesso fatto di connessioni tra discipline diverse.

Questo e tanto altro è stato presentato venerdì 8 luglio in occasione della conferenza stampa tenutasi presso il Parco Archelogico Naxos Taormina, dove erano presenti Gabriella Tigano, Direttrice del Parco Archeologico Naxos Taormina, Alberto Samonà, Assessore dei Beni Culturali e dell'identità Siciliana, Claudio Collovà Direttore artistico di Ierofanie, Fulvia Toscano, Coordinatrice della sezione Custodire la soglia per Ierofanie, e Francesco Panasci Direttore produzione e organizzazione.

Ha dichiarato l’Assessore Alberto Samonà: “La nostra Sicilia, in cui si sente forte il richiamo ancestrale del Sacro, si arricchisce del “Festival Ierofanie”, un nuovo appuntamento dal respiro universale che, sono certo pianterà a Segesta e Giardini Naxos, piccoli cosmi all’interno dell’universo Sicilia, un seme di infinito.Questo Festival, di cui apprezzo la ricchezza di ogni suo momento, legato da un sottile quanto robusto filo rosso, sono certo che sarà vissuto e, poi, cristallizzato come espressione di alterità, come un “Oltre” che arriva fin qui. Voglio chiudere con Kierkegaard, secondo cui “la vita può essere capita solo all’indietro, ma va vissuta in avanti”, ed è in questa riflessione che, per me, richiama il fine del neonato “Festival Ierofanie”, che si possono incontrare varie dimensioni temporali in uno stesso spazio, manifestando quanto di trascendente vi sia nella nostra realtà”. 

A seguire è intervenuta la direttrice del parco Gabriella Tigano: “E’ con molta emozione che il Parco di Naxos apre idealmente le porte della prima colonia dei greci in Sicilia a una rassegna che ha per tema il sacro e la sua manifestazione. Per questo progetto culturale, così raffinato e originale, abbiamo individuato nell’impianto urbanistico della antica Naxos la cosiddetta area del Santuario. Uno spazio, vicino al torrente Santa Venera, che i coloni avevano scelto per i riti sacri in onore delle divinità. E che oggi con gli spettacoli di musica, poesia, teatro e danza rivive nella dimensione della bellezza e dell’arte”.
A chiudere la conferenza stampa le parole del direttore artistico della rassegna, Claudio Collavà: 
“Felice viaggio nel sacro, nei suoi luoghi e in compagnia di artisti e studiosi che sono certo vi porteranno in un altrove dell’anima, in quella dimensione del divino che da sempre abita la nostra isola”.

 

Il programma

Inaugura Ierofanie a Giardini Naxos, Roberto Latini, pluripremiato autore, attore e regista del teatro italiano, che il 28 luglio alle 21,30 legge Mariangela Gualtieri in “La delicatezza del poco e del niente”, un concerto poetico per voce sola in cui il protagonista dà voce ad alcune delle composizioni più intense della poetessa cesenate.

Il 29 luglio ore 21,30 sempre ai Giardini Naxos sarà la volta di “The Waste Land Suite”, dopo cento anni esatti dalla pubblicazione del 1922, una dovuta celebrazione sarà dedicata a La terra desolata di Eliot che Claudio Collovà presenterà con le musiche originali tratte dal suo fortunato spettacolo del 2002, composte e suonate dalla Waste Band di Giacco Pojero e Nino Vetri, con Giuseppe Rizzo come sound designer ed elettronica dal vivo, compositore quest’ultimo con cui condivido le mie esperienze più felici nel teatro degli ultimi anni.

Il 30 luglio ore 21,30 ai Giardini Naxos la musica di Juri Camisasca, cantautore che ha costruito uno straordinario percorso artistico con felicissime collaborazioni tra le più importanti della musica italiana, presenta il suo concerto “Adunanza mistica” la cui musica ci conduce al piano dell’invisibile, in cui si accede come in una adunanza di anime, in uno stato aperto alla spiritualità più profonda.

Il 31 luglio ore 21,30 è un grande onore avere Anna Maria Hefele, una delle più importanti specialiste di canto armonico siberiano, acclamata in tutto il mondo per le sue capacità vocali, in concerto con Wolf Jansha alla jew’s harp, da noi meglio conosciuto come ‘scacciapensieri’.

Di origini tedesche la Hefele vanta importanti collaborazioni internazionali, e il suo concerto, un viaggio immersivo nelle più affascianti tradizioni musicali, conclude la parte di Ierofanie a Giardini Naxos.

La seconda parte del nostro festival ha luogo nel meraviglioso parco archeologico di Segesta, in una dimensione di collaborazione tra i parchi della Sicilia. Da est volgiamo il nostro sguardo verso ovest e proseguiamo la nostra indagine il 6 agosto alle ore 22,00 presso il Tempio con Francesco Benozzo, uno dei più originali interpreti di arpa celtica con una ampia e intensa produzione discografica, filologo-linguista e creatore dell’etnofilologia, che proporrà il suo concerto Le pietre del sogno.

Il 7 agosto alle 19,30 al Teatro Antico di Segesta torna a Segesta Roberto Latini con il suo Cantico dei Cantici, uno dei testi più antichi di tutte le letterature, in una interpretazione personale e suggestiva che ha reso questo spettacolo un inno alla bellezza laica, molto apprezzato e vincitore di numerosi premi importanti del teatro italiano.

Il 13 agosto alle ore 22,00 sempre al Teatro antico sarà la volta di  Qlima,  una performance elettroacustica per sintetizzatore, percussione e voce, scritta da Simona Norato, compositrice e polistrumentista con diverse e importanti collaborazioni nella musica italiana, il cui tema centrale è la solennità del nostro passato e la celebrazione dei misteri della vita di ognuno.

Il 20 agosto alle ore 22,00 presso il Tempio di Segesta, Miriam Palma presenta la sua opera di teatro musicale La guardiana delle rovine, il cui titolo allude alla necessità di salvare il sacro e la ritualità in connessione con il divino. Cantante e attrice, ricercatrice tra le più innovative, Miriam Palma ha dato vita a un linguaggio espressivo molto personale tra la poesia, il teatro e il canto.

Infine il 27 agosto alle ore 22,00 sempre presso il Tempio di Segesta, Giorgia Panasci, arpista molto conosciuta e apprezzata in Italia e che vanta numerose collaborazioni in orchestre del panorama nazionale, e Giulia Perriera, alle percussioni, nel loro concerto Manas, che significa forza soprannaturale impersonale, un progetto sperimentale con un programma tra il sacro e il barocco e che propone la musica e la sonorizzazione quale collegamento fra l’Uomo Spirituale e il cervello fisico.

Il programma di Ierofanie si arricchisce con un nutrito calendario di incontri di approfondimento sul tema del Sacro, condotti da importanti personalità del panorama scientifico e culturale italiano e curato da Fulvia Toscano. Conversazioni con il pubblico che, con felice intuizione, ha intitolato CustoDire la soglia. Incontri che precederanno gli spettacoli di Giardini Naxos e che permetteranno una profonda immersione nel concetto di sacro che sta alla base della nostra ideazione. Sulle tracce della sapienza greca, con Angelo Tonelli e Davide Susanetti, Caro Hilmann con Riccardo Mondo e Luigi Turinese, Il nuovo alfabeto del sacro con Alessandro Dehò e Davide Brullo, e Metafisica dell’ecologia, il ritorno degli antichi Dei con Andrea Scarabelli ed Eduardo Zarelli. Infine un seminario e un workshop a Segesta-Calatafimi condotti da Raffaele Schiavo, cui sarà possibile partecipare, come laboratorio esperienziale. Cantante, musicista, compositore, musicoterapeuta, ricercatore, autore e performer teatrale, è esperto di voce antica (dal medioevo al barocco), di Polifonia e Canto degli Armonici, e la modalità di insegnamento svolta nel suo workshop segue per buona parte i principi teorico-pratici del metodo socio-musicale VoxEchology, da lui stesso ideato.

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