Musei, svelate le nomine: i nuovi direttori scelti dal ministro Sangiuliano. Alessandra Necci Andrà alle Gallerie Estensi, Verde agli Uffizi

Schmidt a Capodimonte, Mazzantini alla Gnam. A Modena la storica, docente della Luiss e firma del Messaggero

Musei, svelate le nomine: i nuovi direttori scelti dal ministro Sangiuliano. Alessandra Necci Andrà alle Gallerie Estensi, Verde agli Uffizi
di Laura Larcan
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Venerdì 15 Dicembre 2023, 20:01 - Ultimo aggiornamento: 23:55

Tutti italiani, di lungo corso nei beni culturali, con qualche nome a sorpresa e altrettanti esclusi a sorpresa. Dagli Uffizi a Capodimonte, passando per la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea e le Gallerie Estensi, le nomine dei nuovi attesissimi direttori dei musei top d’Italia sono arrivate ieri sera e hanno subito innescato un valzer di emozioni e reazioni (molti brindisi e qualche sassolino tolto dalla scarpa).

La golden list dei finalisti indicata dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è pronta ora a rinnovare la guida delle istituzioni big, con l’entrata in servizio operativa da gennaio, dopo i passaggi burocratici tra Corte dei conti e decreto della presidenza del Consiglio dei ministri. Quattro musei di cosiddetta prima fascia e sei di seconda fascia, distribuiti su tutto il territorio. Tutti promossi alla gestione autonoma dalla riforma dell’ex ministro Dario Franceschini nel 2015. 

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LA “PARTITA” A ROMA
A Roma la partita si è giocata per la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, dove l’eredità di Cristiana Collu è volata nelle mani di Renata Cristina Mazzantini, con una carriera legata al Quirinale dove ha curato il grande progetto della collezione e delle mostre d’arte contemporanea.

Nella terna finale, scelta dalla Commissione scientifica, il suo nome figurava in corsa accanto a Micol Forti, direttore della sezione contemporanea dei Musei Vaticani, e Bartolomeo Pietromarchi, con un curriculum illustre tra Maxxi e Biennale.

Alla Galleria nazionale d’arte antica (museo di seconda fascia) arriva invece Thomas Clement Salomon, nome di origini americane per un italianissimo storico dell’arte con una carriera costruita nelle sale della Galleria Borghese. Un passaggio fisiologico, verrebbe da dire, da Caravaggio a Caravaggio. Giurista, museologo e organizzatore di mostre, responsabile di progetti espositivi e direttore scientifico del Gruppo MoMo-Skyra, Clement Salomon supera Maria Cristina Terzaghi e Cinzia Ammannato. Riflettori, poi, sugli Uffizi di Firenze, che salutano Eike Schmidt, per accogliere il romano Simone Verde. Un passaggio di testimone non così scontato, anche un po’ a sorpresa, che frena la corsa di Paola D’Agostino ed Edith Gabrielli. Di contro, il superdirettore di origine tedesche ma oramai con cittadinanza italiana Eike Schmidt ha conquistato il Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli. «A Capodimonte ci sarà continuità - commenta Sangiuliano - Schmidt è uno dei più importanti direttori di musei. Ha diretto gli Uffizi ed ha un’esperienza internazionale».


Chissà se scioglierà le riserve a breve e si candida a sindaco di Firenze, ma nel frattempo Schmidt brinda a Napoli: «Avevo appena terminato il mio discorso alla mostra di Nicola Samorì al tesoro di San Gennaro nel Duomo di Napoli quando la notizia della nomina ci ha raggiunto. Stavamo andando a brindare e il brindisi è diventato per questo nuovo incarico. Mi sono davvero molto commosso». Al polo fiorentino resta escluso Paolo Giulierini, dato per favorito, mentre il romano Simone Verde (con studi al liceo Mamiani) entra con un curriculum di tutto rispetto, dopo i due mandati brillanti al complesso della Pilotta a Parma, e l’esperienza al Louvre di Abu Dhabi. Partita milanese, poi, a favore di Angelo Crespi che guiderà la Pinacoteca di Brera al posto di James M. Bradburne. Un eredità importante per il presidente del Museo Maga di Gallarate, dopo il lungo e complesso lavoro del direttore canadese dai panciotti più estrosi del mondo. 


LA SVOLTA DI MODENA
Indicati dal Direttore generale Musei, Massimo Osanna, sfilano poi le nomine dei musei di seconda fascia. Alle Gallerie Estensi (tra Modena e Ferrara) sbarca Alessandra Necci, storica e autrice di numerosi libri biografici su personaggi come Maria Teresa d’Austria e Maria Antonietta di Francia, Nicolò Machiavelli, Napoleone, Caterina de’ Medici e Luigi XIV. Oltre ad essere collaboratrice del Messaggero, ha lavorato molti anni nelle Istituzioni, è avvocato e insegna Storia dell’economia alla Luiss “Guido Carli”.

Federica Zalabra conquista il Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, una sfida complessa e impegnativa per una realtà dalle forti potenzialità tutte da rilanciare. Lo storico dell’arte romano Costantino D’Orazio si aggiudica la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia e tutto il circuito dei musei sul territorio.

 
PERUGINO E BRONZI
Per lui un traguardo naturale, dopo una lunga carriera nei musei comunali di Roma, la cura di mostre e una esperienza da divulgatore. Fabrizio Sudano diventa il direttore dei Bronzi di Riace, sbarcando alla guida del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Infine, l’archeologa Stella Falzone prende le redini del Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Per lei, staff scientist dell’Istituto per la Cultura Antica presso l’Accademia di Vienna, esperta di pitture di antiche, un curriculum di progetti di scavo archeologico e musealizzazione. 
 

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