Le monete raffigurano da una parte un imperatore e dall’altra indicano il valore. Si tratta di Giustiniano, Mauritius e Foca che appaiono su tre pezzi appartenenti a tre zone zona dell’attuale Turchia: Costantinopoli, Antiochia e Nicomedia. «Questo tesoro - spiega l’Autorità - mostra cosa è successo a questo antico sito. Lo sfondo storico, a quanto pare, si collega all’invasione del sasanide neo-impero persiano. Tra le altre cose, questa invasione ha portato alla fine della dominazione bizantina in Israele». Non solo. Perché, come riporta il Daily Mail, una delle monete raffigura invece la faccia di Ponzio Pilato, il prefetto della Giudea, risalente al 29 d.C.
Domenica la stampa ha avuto l’occasione di osservare le monete da vicino (rimaste quindi nascoste per circa 1400 anni) nel “magazzino delle meraviglie” situato a circa 40 minuti da Gerusalemme. È raro, infatti, che l’Autorità organizzi visite in mezzo ai reperti che custodisce.
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