Cannes, Parigi, Lione celebrano
i 120 anni dei fratelli Lumière

Cannes, Parigi, Lione celebrano i 120 anni dei fratelli Lumière
di Gloria Satta
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Mercoledì 15 Aprile 2015, 09:20
Cannes-Parigi-Lione. La Francia intera fa festa nel segno dei fratelli Lumière. Mostre, remake firmati dai maestri contemporanei Tarantino, Dolan, Almodovar, Cimino, Schatzberg, Sorrentino e poi happening popolari, omaggi, restauri, rievocazioni: quest’anno ricorre il 120mo anniversario della nascita del cinema e in onore di Auguste e Louis Lumière, i geniali imprenditori di Besançon che lo inventarono nel 1895, le iniziative si sprecano. Il 68mo Festival di Cannes non soltanto ha messo a capo della giuria Joel e Ethan Coen, superba coppia di registi americani che nel 1991 vinsero la Palma d’oro e ogni altro premio possibile con il loro Barton Fink. Sulla Croisette, dal 13 al 24 maggio, saranno anche onorati gli altri famosi fratelli del cinema: Jean-Luc e Pierre Dardenne, tra i pochissimi registi ad aver ricevuto due Palme, Paolo e Vittorio Taviani (trionfatori nel 1977 con Padre padrone), Arnaud et Jean-Marie Larrieu, Peter e Bobby Farrelly, Bob e Harvey Weinstein, Andrew e Lana Wachowski (lei, prima del cambio di sesso, era nota come Larry).

La mostra. «I Lumière avrebbero dovuto presiedere la prima edizione del Festival, nel 1939, ma lo scoppio della guerra annullò la manifestazione che sarebbe partita solo nel 1946», ha spiegato Thierry Frémaux, direttore artistico di Cannes e anche alla guida dell’Institut Lumière di Lione che ha organizzato la mostra-evento sui precursori del cinema in programma al Grand Palais di Parigi, nel Salon d’Honneur, fino al 14 giugno.

S’intitola ”Lumière! Le cinéma inventé” e ripropone i 1422 film (oggi condensati in un minuto) realizzati dai due fratelli e poi documenti, immagini familiari, le prime immagini panoramiche (fotorama), la ricostruzione del primo apparecchio cinematografico e quella del Salon Indien del Grand Café in Boulevard des Capucines (oggi sala delle colazioni dell’Hotel Scribe) dove il 28 divembre 1895 i Lumière presentarono la loro invenzione al pubblico. C’è anche la prima foto a colori mai scattata (anche quella fu un’invenzone dei due imprenditori): risale al 1903 e ritrae la famiglia Lumière sull’erba, immagine serena di una borghesia che va incontro al benessere prima di venire travolta dalla guerra. Per Frémaux, l’opera dei Lumière «è portartrice di una visione del mondo ancora innocente

Ma la chicca, tutta contemporanea, della mostra è rappresentata dai remake d’autore del primo film realizzato dai Lumière Sortie d’usine (Uscita dalla fabbrica) nel 1895: durava 50 secondi e mostrava, ovviamente con l’inquadratura fissa, gli operai che uscivano da una fabbrica di Lione, indubbiamente consapevoli di essere ripresi perché gettano occhiate furtive all’apparecchio che cattura la loro immagine. E’ dunque la folla la prima protagonista del cinema...

Oggi Tarantino, Cimino, Dolan, Almodovar, Schatzberg e Sorrentino hanno dato la loro personale reinterpretazione di quello storico film. Il rifacimento firmato dal nostro regista-Oscar s’intitola Il popolo entra nella sala e il cinema esce. Il cast è stellare: Keanu Reeves, Gaspard Ulliel, Bérenice Bejo, Marina Fois sono alcuni degli attori che hanno preso parte ai remake.

Happening. Parigi è anche il luogo dove l’invenzione del cinema venne solennemente celebrata nel 1900 nel corso della Grande Expo mondiale. Ma è Lione la città rimasta più legata ai Lumière. L’Institut che porta il loro nome, per tutto l’anno sede di iniziative cinefile inesauribili, sorge proprio sulle ceneri della fabbrica dove venne girato Sortie d’usine: il luogo, che 120 anni fa si chiamava Chemin Saint Victor, è stato ribattezzato Rue du Premier Film.

Ed è là che il 19 marzo scorso, 120 anniversario del primo film della storia, oltre tremila persone si sono presentate, armate di videocamere e telefonini, per realizzare i loro personali remake che poi sono stati proiettati sul grande schermo.Per i cinefili non sufficientemente attrezzati, l’Institut ha creato una app nuova di zecca, ”Lumière 1895” che ha permesso di effettuare riprese proprio alla maniere dei due fratelli.
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