«Vogliano che questo film faccia conoscere meglio la Calabria, la sua identità, e sono molto felice perché ho lavorato, tra Africo vecchio e Ferruzzano, con attori calabresi tra i quali alcuni straordinari giovanissimi, ad eccezione di Valeria Bruno Tedeschi e Sergio Rubini».
E nelle immagini viste in anteprima, che anticipano quello che lo stesso Calopresti definisce «quasi un western, il racconto di un mondo selvaggio, dove gli anni '50 la gente non aveva nulla», insieme al poeta Marcello Fonte (attore dell'anno a Capri per “Dogman”), la Bruni Tedeschi nei panni di una maestra settentrionale, un cattivissimo Rubini che imbraccia il fucile, c'è anche Elisabetta Gregoraci, «bel volto tipicamente calabrese» dice Calopresti.
Ispirato al libro “Via dall'Aspromonte” di Pietro Criaco e scritto da Calopresti con Monica Zapelli, prodotto da IFF di Fulvio e Federica Lucisano (il padre del decano dei produttori italiani era nato a Villa San Giovanni), il film ha un cast importante del quale fanno parte anche Francesco Colella e Marco Leonardi e punta ai festival internazionali.
Girato in dialetto calabrese, “Gente d'Aspromonte” (titolo provvisorio), sarà sottotitolato.
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