Sguardo tagliente e muscoli snodati. I capelli, il sorriso, gli occhi e perfino i calci obliqui e perfetti ricordano in modo impressionante il re del kung fu, Bruce Lee. Lui è Abbas Alizada, 20 anni, afgano.
Fa parte degli Hazara, una minoranza sciita a lungo perseguita perché considerata eretica. Ma per tutti, a Kabul e su twitter (@afghanbrucelee) dove è già una star con oltre 50 mila follower, lui è ormai il Bruce Lee afgano.
“Sono orgoglioso di essere associato a Bruce Lee.
La celebrità del sosia è cominciata dopo i 18 anni grazie ad amici e parenti che postavano suo social le immagini e i video di Abbas mentre si allenava. Ora gira le tv straniere, da quelle cinesi a quelle giapponesi. Ma il suo sogno rimane quello di seguire le orme del suo mito, e quindi, Hollywood.
Un sogno che sostengono in tanti. I social di Abbas sono pieni di commenti e incitamenti positivi. Il Bruce Lee afgano sta cambiando l’immagine del paese, scrivono. Un obiettivo che sembrava lontanissimo per un ragazzo proveniente da una famiglia povera e soprattutto appartenente a una minoranza etnica.