Era il minimo che potesse succedere, dopo che due giorni fa l’Accademia cinematografica ucraina ha pubblicato online una petizione per chiedere il boicottaggio internazionale del cinema russo dopo l’invasione. E anche se non sarà una sanzione pesante come quelle economiche, avrà sicuramente il suo impatto. La Disney ha annunciato di aver sospeso l’uscita dei suoi film nei cinema russi, a partire da “Turning Red”, in seguito «all’invasione non provocata dell’Ucraina e alla tragica crisi umanitaria», e così hanno scelto di fare altri colossi del divertimento americano. Tra le imprese che si “disimpegnano” dal Paese figurano Sony con il film “Morbius” e Warner Bros con “The Batman”. «Prenderemo ulteriori e nuove decisioni in base alla situazione in evoluzione - ha dichiarato la Disney - Nel frattempo, data l’entità dell’emergente crisi dei rifugiati, stiamo lavorando con le nostre Ong partner per fornire aiuti urgenti e assistenza umanitaria».
Guerra in Ucraina, i film bloccati in Russia
Quindi per cominciare niente “Turning Red”, il film per famiglie sulla ragazza che si trasforma in un panda rosso che uscirà in tutto il mondo (Italia compresa) l’11 marzo e che doveva essere presentato in anteprima in Russia il giorno prima. “Red” o “Turning Red” è un film d’animazione scritto e diretto da Domee Shi, al suo debutto alla regia, 25esimo lungometraggio prodotto dalla Pixar Animation Studios.
E subito dopo i due colossi, anche la Sony Pictures ha annunciato che avrebbe sospeso tutte le sue uscite cinematografiche in Russia, incluso “Morbius”, che ha come protagonista Jared Leto nei panni dell’antieroe Marvel e che sarebbe uscito il 24 marzo. «Data l’azione militare in corso in Ucraina, la conseguente incertezza e la crisi umanitaria che si sta verificando in quella regione, sospenderemo le nostre uscite previste nelle sale in Russia - ha detto un portavoce della Sony - I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con tutti coloro che sono stati colpiti e speriamo che questa crisi si risolva rapidamente». Tra gli altri film della Warner Bros che sarebbero presto usciti in Russia figurano “Animali fantastici: I segreti di Silente” il 14 aprile e il cartoon “DC League of Super-Pets” il 19 maggio, che ha per protagonisti gli animali domestici dotati di superpoteri della DC Comics.
Grande schermo ma anche piccolo schermo. Proprio oggi Netflix ha confermato che rifiuterà di trasmettere la propaganda di Stato russa, a fronte di una legge in vigore nel Paese da oggi che prevede che i servizi di streaming con più di 100 mila utenti giornalieri trasmettano anche i 20 principali canali televisivi federali russi, molti dei quali diffondono più che altro la propaganda del Cremlino. «Data la situazione attuale, non prevediamo di programmare questi canali nel nostro servizio», ha spiegato un portavoce di Netflix. Sebbene non cruciale per le uscite di Hollywood, il mercato russo rimane comunque significativo, con un incasso di 601 milioni di dollari al botteghino nel 2021, ovvero circa il 2,8% delle vendite mondiali di biglietti, per un totale di 21,4 miliardi di dollari.