Non è raro vederlo correre a perdifiato tra trolley, carrelli e passeggeri in coda per restituire al legittimo proprietario uno smartphone, un libro o, per la gioia dei più piccoli, un peluche dimenticato all’atterraggio.
Sherlock annusa gli oggetti smarriti e seguendo l'odore riesce a ritrovare chi li ha lasciati a bordo. Un vero aiuto per i dipendenti aeroportuali della Klm, che ammettono di viziare il cucciolo un tantino più del necessario. Ma Sherlock se lo merita perché il suo è un duro lavoro, come spiega il suo trainer: deve allenarsi quotidianamente per rinforzare i muscoli e abituarli a sforzi prolungati, oltre a curare, ovviamente, anche l’aspetto della socializzazione.
Risultato? I passeggeri fanno a gara per scattarsi un selfie con il cane detective e i bambini non vedono l’ora di accarezzarlo. Volete mettere con una lunga ed estenuante fila all’Ufficio oggetti smarriti?
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