Selfie con i segni della doppia mastectomia: il vero volto dei malati di cancro

Madre di due bambini, Rebecca sfoga tutta la sua rabbia in un post diventato virale
di Rachele Grandinetti
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Venerdì 2 Settembre 2016, 18:19 - Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 18:25
Rebecca Wilkinson, 36 anni, ha pubblicato su Instagram un selfie in topless: sorriso, mani in segno di vittoria e cicatrici a vista per la giovane mamma che ha subito una doppia mastectomia a causa di un cancro al seno. E non solo. A Rebecca, infatti, è stato diagnosticato il tumore ad un seno nel 2013: una mastectomia e un ciclo di chemioterapia sembravano aver arrestato le cellule cancerose. Le successive analisi, però, hanno portato alla luce la mutazione del gene BRCA1 che ha sensibilmente aumentato il rischio di cancro al secondo seno e alle ovaie. Così, la Wilkinson si è sottoposta ad una seconda mastectomia e ad una ovariectomia (rimozione delle ovaie). «I miei figli Connie e Freddie - ha raccontato all’Huffington UK - dovranno essere monitorati: dai 18 anni in poi avranno il 50% delle possibilità di contrarlo».

In questi giorni i social si stanno popolando di scatti in bianco e nero con il commento “sfida accettata”. Si tratta di una iniziativa lanciata con l’hashtag #challengeacceptedblackandwhite che ha come obiettivo sensibilizzare il popolo della rete sul cancro e creare una catena virtuale tra quanti hanno sofferto o soffrono a causa della malattia: un modo di stringersi e mostrarsi solidali, insomma. Ma Rebecca non è d’accordo. E così, commenta il suo selfie: «Tutti su Facebook sono a conoscenza del cancro, quindi non è possibile giocare la carta della sensibilizzazione. Pensi davvero che qualcuno con il cancro sarà felice perché hai postato una foto narcisista con un filtro artistico? No. Non lo sarà. Andare in ospedale a fare una visita, accompagnarli alla chemio o cucinare un pasto. Anche inviare un messaggio su Facebook per far sapere che stai pensando a loro», questo secondo Rebecca può davvero servire ad un malato di cancro, questo è più produttivo di un hashtag o di un selfie.

Il suo post è diventato virale: «Tutto quello che ho sentito era rabbia. Ho ricevuto molti messaggi da parte di donne che hanno avuto il cancro, da persone che hanno amici o parenti malati: si sono detti grati per il mio messaggio di positività». Una rabbia fomentata anche da tanta superficialità: «Hanno lanciato i selfie “liberi da make-up” e tutti a commentare “coraggioso”. Non è coraggio questo. Subire delle operazioni è coraggioso. La gente che vive con il cancro è coraggiosa». 
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