In questi giorni i social si stanno popolando di scatti in bianco e nero con il commento “sfida accettata”. Si tratta di una iniziativa lanciata con l’hashtag #challengeacceptedblackandwhite che ha come obiettivo sensibilizzare il popolo della rete sul cancro e creare una catena virtuale tra quanti hanno sofferto o soffrono a causa della malattia: un modo di stringersi e mostrarsi solidali, insomma. Ma Rebecca non è d’accordo. E così, commenta il suo selfie: «Tutti su Facebook sono a conoscenza del cancro, quindi non è possibile giocare la carta della sensibilizzazione. Pensi davvero che qualcuno con il cancro sarà felice perché hai postato una foto narcisista con un filtro artistico? No. Non lo sarà. Andare in ospedale a fare una visita, accompagnarli alla chemio o cucinare un pasto. Anche inviare un messaggio su Facebook per far sapere che stai pensando a loro», questo secondo Rebecca può davvero servire ad un malato di cancro, questo è più produttivo di un hashtag o di un selfie.
Il suo post è diventato virale: «Tutto quello che ho sentito era rabbia. Ho ricevuto molti messaggi da parte di donne che hanno avuto il cancro, da persone che hanno amici o parenti malati: si sono detti grati per il mio messaggio di positività». Una rabbia fomentata anche da tanta superficialità: «Hanno lanciato i selfie “liberi da make-up” e tutti a commentare “coraggioso”. Non è coraggio questo. Subire delle operazioni è coraggioso. La gente che vive con il cancro è coraggiosa».
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