Il cyber preside, il robot addetto alla differenziata e l'appello in versione hi-tech: la scuola impara ad usare l'intelligenza artificiale. E parte proprio dall'ufficio di presidenza. Parla, sorride e risponde con chiarezza alle richieste dei docenti, soprattutto per l'organizzazione scolastica: è Abigail Bailey, l'assistente del preside in versione avatar. Così la tecnologia entra nelle scuole, passando dalla porta principale. Creata dall'intelligenza artificiale, la vicepreside tiene infatti le redini del prestigioso istituto privato di Cottesmore, nel Sussex. È il primo caso nel sistema scolastico inglese e rappresenta un'innovativa spinta in avanti per l'utilizzo dell'IA tra i banchi di scuola. Abigail Bailey ha peraltro un ruolo non di poco conto, è l'assistente del dirigente scolastico e si occupa principalmente di aiutare il personale scolastico nell'organizzazione quotidiana delle lezioni e, secondo quanto riportato dal Daily Mail, di fornire assistenza agli studenti con disturbi dell'attenzione.
Si tratta di un avatar che, istruito dall'IA, ha capacità simili a quelle di ChatGPT ed è stato dotato di competenze avanzate nell'ambito dell'apprendimento automatico e della gestione del processo educativo. Secondo l'istituto di Cottesmore, la presenza di un cyber assistente semplifica la vita quotidiana della scuola, garantendo risposte immediate e chiare. La decisione di portare in cattedra un vicepreside robot segue una linea ben precisa, tracciata nella stessa scuola con un primo esperimento che ha visto arrivare in palestra il professore robot, Jamie Rainer, un esperto dell'attività fisica insegnato ai ragazzi. L'istituto privato inglese sta quindi investendo su questa strada per aprire la rotta verso la tecnologia avanzata, per accompagnare sia i docenti sia gli studenti verso la nuova frontiera. Dall'istituto arrivano però anche le rassicurazioni di voler comunque portare avanti l'educazione tradizionale e di voler avviare qualunque progetto sempre sotto la guida di un docente in carne ed ossa.
The new 'principal headteacher' at a leading private boarding
school is an artificial intelligence robot named Abigail Bailey.
Join me 7am to 10am https://t.co/DvcB6R7jTP pic.twitter.com/ctc2NCAwPe— Paul Saxon (@SaxonPaul) October 16, 2023
In Italia che cosa succede? Per ora il preside della scuola resta in versione tradizionale ma l'intelligenza artificiale sta comunque trovando il suo spazio tra i banchi scolastici. «Sta entrando a far parte della didattica - spiega Cristina Costarelli, preside del liceo scientifico Newton di Roma e presidente dell'Associazione nazionale dei presidi del Lazio - nelle scuole si utilizza ad esempio ChatGpt per ricerche ed approfondimenti.