Tumori: italiani Humanitas scoprono nuovo gene che
“frena” la malattia

Tumori: italiani Humanitas scoprono nuovo gene che “frena” la malattia
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Sabato 14 Febbraio 2015, 21:13 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 09:44
Esiste un gene capace di “spegnere” il cancro, e lo fa con un meccanismo nuovo: tenendo, cioè, sotto controllo l'infiammazione alla base della malattia. La scoperta arriva dall'Istituto Humanitas di Rozzano (Milano), che ha appena pubblicato uno studio sulla rivista scientifica “Cell”.



In particolare, i ricercatori hanno scoperto che il gene Ptx3 è diverso dai cosiddetti geni oncosoppressori che agiscono sulla cellula tumorale. Ptx3, infatti, «tiene sotto controllo l'infiamamzione che favorisce l'insorgenza e lo sviluppo del tumore». La scoperta è frutto di uno studio coordinato da Alberto Mantovani e finanziato dall'Associazione italiana per la ricerca contro il cancro (Airc).

«Per capire l'importanza di questo studio - spiega Mantovani, direttore scientifico di Humanitas - bisogna ricordare quali sono le caratteristiche che connotano come tumorale una cellula: se la paragoniamo a un'automobile, è come se avesse l'acceleratore sempre schiacciato, e i freni che non funzionano». L'acceleratore sono gli oncogeni, che in modalità sempre attiva spingono per far riprodurre il cancro, i freni sono invece i geni oncosoppressori. «Altra caratteristica fondamentale della cellula tumorale è il fatto di essere inserita in una nicchia ecologica particolare: un microambiente infiammatorio nel quale e grazie al quale cresce e prolifera».

Lo studio dimostra per la prima volta che il gene Ptx3, scoperta 20 anni fa dallo stesso Mantovani e dal suo team, frena la formazione del cancro con un meccanismo inedito: «Le nostre ricerche hanno evidenziato che in alcuni tumori, come quelli al colon, alla pelle e un tipo di sarcomi, la molecola Ptx3 viene come spenta precocemente. Questo spegnimento porta il tumore a reclutare i macrofagi, cellule del sistema immunitario che finiscono per promuoverne la crescita e l'instabilità geentica. Si tratta di una scoperta inattesa, da cui ci aspettiamo importanti implicazioni sul fronte clinico».

I ricercatori stanno già lavorando pr cercare di trasformare le potenzialità del Ptx3 in una cura concreta: «La stiamo testando come potenziale farmaco per impedire le infezioni da Aspergillus nei pazienti affetti da tumore - conclude Mantovani - e con le difese immunitarie compromesse. Oggi, questa nuova scoperta fornisce un ulteriore motivo per attivare una sperimentazione linica di Ptx3 contro i tumori».
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