Covid, lo studio sulle tracce del virus nella polvere: sono spie dei contagi

Covid, tracce del virus nella polvere: sono spie dei contagi
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Mercoledì 14 Aprile 2021, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 19:41

Anche la polvere che si deposita negli ambienti chiusi può diventare un indicatore della diffusione della Covid-19: tracce genetiche del virus SarsCoV2 possono infatti persistere fino a un mese nel particolato e dunque potrebbero essere sfruttate come spie per predire l'andamento del contagio in strutture critiche come scuole e uffici, soprattutto durante la fase cruciale delle riaperture.

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Lo indica uno studio dell'Ohio State University pubblicato sulla rivista mSystems.

I ricercatori hanno analizzato la polvere depositata nelle stanze in cui erano stati isolati dei pazienti Covid, scoprendo tracce di Rna virale nel 97% dei campioni prelevati con gli aspirapolveri e nel 55% dei tamponi passati sulle superfici. Il materiale genetico è stato trovato anche a quattro settimane di distanza, segno che non si era degradato, specialmente nei campioni prelevati con l'aspirapolvere.

È probabile che i disinfettanti usati prima delle pulizie abbiano distrutto l'involucro che avvolge il virus e che gioca un ruolo cruciale nell'infezione, ma su questo aspetto si possono fare solo ipotesi, dal momento che lo studio non è stato disegnato per verificare l'eventuale contagiosità della polvere.

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«Volevamo dimostrare che la polvere può essere complementare alle acque reflue per il monitoraggio», spiega la ricercatrice Karen Dannemiller, autrice senior dello studio, ha esperienza nello studio della polvere e della sua relazione con potenziali pericoli come muffe e microbi. Le acque di scarico, aggiunge l'esperta, sono preziose per valutare la prevalenza dell'infezione su larga scala, mentre la polvere può essere usata per indagini su scala ridotta in luoghi considerati a rischio.

Gli addetti alle pulizie hanno spruzzato un disinfettante a base di cloro nelle stanze prima della pulizia; i ricercatori ritengono che il disinfettante abbia distrutto l'involucro - il mantello esterno che circonda il virus - e che probabilmente l'abbia spento per la trasmissione.

«Testare la polvere per monitorare i focolai di Covid-19 sarebbe probabilmente più utile per le comunità su piccola scala con una popolazione ad alto rischio - una casa di cura, per esempio», ha detto Dannemiller. Dannemiller ha detto che i ricercatori hanno presentato i loro risultati a un gruppo industriale che rappresenta il personale di manutenzione e pulizia, con una raccomandazione: «Se possono aspettare almeno un'ora o più dopo che una persona lascia la stanza per pulire, dovrebbero farlo», ha detto, citando precedenti studi di vitalità virale su altri materiali e negli aerosol. 

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