Atac, nuovo allarme dei Nas a Roma: virus anche sui bus sanificati

Atac, nuovo allarme dei Nas a Roma: virus anche sui bus sanificati
di Lorenzo De Cicco
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 14 Aprile 2021, 10:19 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 09:42

Durante l'ispezione sui mezzi pubblici di Roma, i Nas hanno scovato tracce di Covid-19 perfino sulle navette «appena sanificate» dall'Atac. È scritto nelle carte dei campioni positivi analizzati dall'Arpa, l'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente. Il Nucleo sanitario dei carabinieri ha deciso di spedire una lettera all'Asl e alla Prefettura per riportare l'esito dei controlli sin qui realizzati, raccomandando alla municipalizzata dei trasporti di rafforzare le sanificazioni quotidiane. Quelle fatte finora, vere o presunte, non sembrano in grado di arginare la diffusione del contagio a bordo, tanto che il virus è stato rilevato dall'Arpa su pulsanti e maniglie non solo dei mezzi già in strada da ore, ma perfino su quelli igienizzati poco prima dagli addetti alle pulizie dell'azienda.

Roma, niente pulizie ai capolinea: «Così bus a rischio contagio»

Ha dato esito positivo, per esempio, il tampone eseguito sul «maniglione della porta lato sinistro del treno Ma232» alla stazione di Porta San Paolo, capolinea della ferrovia Roma-Lido e trafficatissimo nodo di scambio con la linea B del metrò. La stessa vettura, si legge nelle carte delle analisi, risultava «appena sanificata». Ma la pulizia, forse troppo alla buona, non ha evitato al Covid di restare sul manubrio del portellone, toccato ogni giorno da migliaia di mani. Lo stesso è accaduto per altri tamponi positivi, sempre realizzati su vetture del trasporto pubblico in teoria cosparse di disinfettante un attimo prima.


IL DOCUMENTO


Un'incongruenza che apre diversi interrogativi: come vengono eseguite le pulizie su bus e metro che accolgono ogni giorno centinaia di migliaia di pendolari? Che ruolo giocano i trasporti pubblici sulla diffusione del virus? I carabinieri del Nas, guidati a Roma dal capitano Maurizio Santori, stanno per inviare una lettera alla Prefettura e allo Spresal (il Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli ambienti di lavoro) delle Asl romane.

Un dossier sui controlli svolti finora, con l'invito ad adottare «eventuali provvedimenti di competenza» da parte delle autorità sanitarie. A cominciare da un potenziamento delle sanificazioni messe in atto dall'Atac. Ieri l'assessore alla Mobilità del Comune, Pietro Calabrese, ha difeso l'operato della società dei trasporti. Intervenendo in Aula Giulio Cesare, ha sostenuto che «sulle sanificazioni, le verifiche dei Nas hanno riscontrato una percentuale di rilievi con positività nei nostri mezzi pubblici del tutto assimilabili a quelle di altre aziende di trasporto pubblico ma questo non ha comportato sanzioni». Per l'assessore, «Atac ha confermato, e i Nas hanno confermato, che le attività di sanificazione vengono effettuate secondo quelle che sono le normative vigenti». Ora toccherà all'Asl o alla Prefettura decidere se intervenire.


I TAMPONI

Il dossier dei carabinieri illustra nel dettaglio le analisi dei 42 tamponi realizzati sulle navette della rete urbana ed extraurbana. I militari, insieme agli esperti di Arpa, si sono concentrati sui punti ritenuti sensibili, come le maniglie di apertura delle vetture, i pulsanti per chiamare la fermata, le barre di sostegno per i passeggeri e i poggiatesta dei sedili. Risultato: su 42 prelievi, sono state trovate tracce di Covid in 11 tamponi sugli autobus cittadini, in 4 tamponi sulle navette della provincia e in 6 test sui vagoni della Roma-Lido. Proprio questi erano stati «appena sanificati». Il monitoraggio dei mezzi pubblici proseguirà, spiega il direttore generale dell'Arpa, Marco Lupo. «Come agenzia abbiamo rafforzato i controlli anche su nuove attività, come i prelievi sulle vetture del trasporto pubblico locale. Questi controlli, insieme ai carabinieri, andranno avanti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA