Tiroide, al Gemelli il primo intervento senza cicatrici. Marco Raffaelli: «Importante per molte donne»

Si chiama Toetva la procedura nata in Thailandia

Tiroide, al Gemelli il primo intervento senza cicatrici. Marco Raffaelli: «Importante per molte donne»
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Venerdì 5 Aprile 2024, 16:23

Rimuovere la tiroide senza lasciare cicatrici sul corpo del paziente. Al Policlinico Gemelli è stato effettuato per la prima volta questo tipo di intervento su una giovane paziente. Un'innovativa procedura per via endoscopica (un tubo illuminato connesso a una videocamera e ad uno schermo) che consente l'asportazione della ghiandola situata sotto il pomo di Adamo direttamente dall'interno della bocca, attraverso piccole incisioni praticate sotto il labbro inferiore.

L'intervento al Policlinico Gemelli di Roma

«Sono oltre 1.500 gli interventi di tiroidectomia effettuati ogni anno al Gemelli - ricorda Marco Raffaelli, direttore della Unità di Chirurgia endocrina e metabolica di Fondazione Policlinico Universitario Gemelli Irccs e ordinario di Chirurgia generale all'Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma - di questi almeno la metà per tumori della tiroide, che possono insorgere anche in persone molto giovani».

Secondo lo specialista molte giovani donne avrebbero una «certa ritrosia ad accostarsi a questo tipo di intervento, per timore che possa lasciare una cicatrice visibile sul collo».

Per questo, continua a spiegare Raffaelli, «la nostra offerta si è arricchita di procedure che non lasciano cicatrici visibili, quali la chirurgia robotica per via transascellare, con il robot da Vinci. Ed è su questa scia che abbiamo deciso di ampliare la nostra offerta chirurgica con la Toetva».

Toetva: come funziona la nuova procedura che non lascia cicatrici

Il nome tecnico è Toetva (tiroidectomia endoscopica trans-orale con approccio vestibolare) ed è una procedura inventata in Thailandia, dove le cicatrici sul collo costituiscono un importante stigma culturale.

L'intervento è eseguito ancora in pochi centri in Italia e nel mondo, ha indicazioni limitate e richiede un'accurata selezione dei pazienti. La procedura si effettua in anestesia generale. Si praticano tre piccole incisioni all'interno della bocca, sotto il labbro inferiore, attraverso cui si introducono gli strumenti e si procede rimuovendo la tiroide dalla bocca. Tra le possibili complicanze, la lesione del nervo mentoniero con perdita di sensibilità del mento.

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