Ad accendere le speranze è il caso di una bimba italiana, presenatto durante il congresso mondiale sulle “Cellule staminali del cordone ombelicale” che si è svolto a Montecarlo. La piccola a cinque mesi e, dall'intervento, sta mostrando notevoli miglioramenti che però, lo stesso padre della piccola, esita a considerare definitivi.
La piccola, che oggi ha quattro anni, è stata inserita nel trial clinico condotto da Joanne Kurtberg, pediatra della Duke university di Durham. Secondo Irene Martini, direttore scientifico di SmartBank, biobanca alla quale i genitori si sono rivolti per la conservazione delle staminali cordonali della figlia, la paziente non solo non sembra avere avuto effetti collaterali dall'intervento ma dà segni di miglioramento.
«Oggi i risultati sono molto positivi sia nel linguaggio, perché ora la bimba si esprime con intere frasi e impara ogni giorno nuove parole, sia nel tono muscolare. Sta imparando a muoversi con il deambulatore». Gli esperti invitano alla cautela.«Questa è una speriemntazione controllata, con cellule sicure e dati documentati - afferma Angelo Vescovi, direttore scientifico dell'Ircss Casa Sollievo della Sofferenza, presente al congresso - ma lo stesso padre della bimba mi ha detto di sapere che è difficile dire se il miglioramento è dovuto alla terapia o è naturale».
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