Febbre sopra i 40 gradi, dolori articolari e forti cefalee: nello scorso agosto i malati colpiti dal virus West Nile in Veneto furono una decina, tanto da attivare una vera campagna d'informazione e prevenzione in tutta la Regione. Fu quello il caso più eclatante ma non l'unico. I virus esotici, a causa dei cambiamenti climatici e della globalizzazione, sono sempre più endemici nel nostro Paese. West Nile Virus, Usutu, Zika, Chikungunya e Dengue, secondo la Società italiana di malattie infettive e tropicali, «oggi sono una realtà con cui devono fare i conti anche gli ospedali italiani».
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Le malattie trasmesse all'uomo attraverso la puntura di insetti rendono urgente disporre di sistemi diagnostici in grado di riconoscerle, sottolineano. L'aumento delle temperature favorisce la proliferazione delle zanzare e la sopravvivenza delle uova durante la stagione invernale aumenta.
«Sono quindi importanti le misure di prevenzione - continua Galli, che è anche direttore della Divisione universitaria di malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano - che si fondano su corrette politiche di sorveglianza entomologica e di lotta ai vettori». L'utilizzo delle biotecnologie, poi, alla base di test diagnostici permette di disporre di una base di informazioni sempre più ampia e velocemente acquisibile, a beneficio della cura delle malattie.
Zika e West Nile: allarme virus esotici in Italia favoriti dai cambiamenti del clima
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Lunedì 4 Febbraio 2019, 19:07
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di Mauro Evangelisti
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