Infarti e ictus, come "evitare" malattie cardiovascolari. I 5 fattori di rischio: dal fumo al colesterolo alto (e non solo)

Lo studio è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine

Malattie cardiovascolari, come «evitare» infarti e ictus. I 5 fattori di rischio: dal fumo al colesterolo alto (e non solo)
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Martedì 29 Agosto 2023, 12:51 - Ultimo aggiornamento: 16:42

Le malattie cardiovascolari causano circa un terzo di tutti i decessi nel mondo, ma quali sono le cause? Metà dei casi di malattie cardiovascolari, infarti e ictus, sono potenzialmente evitabili in quanto legati a 5 fattori di rischio modificabili: sovrappeso, fumo, pressione alta, diabete e colesterolo alto. Lo rivela un maxi studio pubblicato sul New England Journal of Medicine condotto in 34 paesi coinvolgendo 1,5 milioni di persone.

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Lo studio

Lo studio è stato condotto dal consorzio di ricerca Global Cardiovascular Risk Consortium presso la University Heart & Vascular Center of the Medical Center Hamburg-Eppendorf (UKE). Gli esperti hanno valutato i dati a livello individuale di 1,5 milioni di persone provenienti da Nord America, America Latina, Europa occidentale, Europa orientale e Russia, Nord Africa e Medio Oriente, Africa sub-sahariana, Asia e Australia.

Lo studio ha mostrato differenze nelle otto regioni per quanto riguarda la frequenza dei fattori di rischio.

Gli scienziati hanno riscontrato i tassi più alti di sovrappeso in America Latina e i valori più alti di ipertensione e colesterolo alto in Europa. Il fumo è un fattore di rischio particolarmente determinante in America Latina ed Europa dell'Est, il diabete in Nord Africa e in Medio Oriente.

I 5 fattori di rischio

Tutti e cinque i fattori di rischio combinati (eccesso di peso, pressione alta, colesterolo alto, fumo e diabete) ammontano al 57,2% del rischio cardiovascolare nelle donne e al 52,6% negli uomini. Pertanto, resta un mistero una quota sostanziale del rischio cardiovascolare. In particolare, lo studio mostra chiaramente che più alti sono i valori di pressione e colesterolo, maggiore è la probabilità che si verifichino malattie cardiovascolari. Gli scienziati hanno anche identificato una notevole connessione tra i livelli di colesterolo e la mortalità generale: livelli di colesterolo molto bassi e alti aumentano la mortalità generale.

La pressione alta è più dannosa per un quarantenne che per un ottantenne, mentre i chili di troppo gravano ugualmente a qualsiasi età sul rischio cuore. «Il nostro studio mostra chiaramente che oltre la metà di tutti gli infarti e gli ictus sono evitabili controllando e trattando i classici fattori di rischio. Allo stesso tempo, circa il 45% di tutti i casi non possono essere spiegati con questi fattori di rischio», afferma l'autore Stefan Blankenberg.

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