Digiuno intermittente, saltare la cena si può ma non fa bene a tutti: ecco per chi non è consigliabile

La ricercatrice della Sapienza: "Non è importante quanto mangiamo, ma anche quando"

Digiuno intermittente, saltare la cena si può ma non fa bene a tutti: ecco per chi non è consigliabile
di Angelica Amodei
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Mercoledì 27 Settembre 2023, 07:55

È digiuno intermittente mania: non solo le star di Hollywood, ma anche i vip di casa nostra come Matteo Renzi, Fiorello e Flavio Briatore, per tornare in forma hanno scelto di digiunare. Oggi, è sempre più numeroso l'esercito dei favorevoli al dinner cancelling (elimina la cena), che prevede 8 ore in cui è concesso mangiare e nelle restanti 16 si digiuna. «Non è importante solo quanto mangiamo, ma anche quando mangiamo», spiega la dottoressa Debora Rasio, oncologa e nutrizionista, ricercatrice presso La Sapienza di Roma. Un proverbio arabo diceva: La colazione falla da solo, il pranzo con l'amico, la cena offrila al nemico.

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GLI EFFETTI

«Consumare le calorie durante le 10 ore di luce, allungando il tempo del digiuno, armonizza gli orologi biologici del corpo e migliora il funzionamento delle cellule. Il digiuno intermittente non serve solo per dimagrire, ma è fonte di giovinezza fisica e mentale. Noi abbiamo dei geni che si attivano con l'alimentazione, altri vengono attivati dal digiuno, alcuni dei quali sono molto importanti per la longevità». L'alimentazione a tempo limitato è da tempo oggetto di dibattiti e studi scientifici. La tolleranza al digiuno si sviluppa gradualmente. «C'è chi inizia con 13 ore», dice la Rasio. «È già un buon lasso di tempo in cui mettiamo l'organismo a "riposo", dall'impegnativo lavoro di digestione. Dovremmo seguire il ritmo luce-buio. Quando c'è la luce il corpo trasforma meglio il cibo in energia. Di notte l'organismo è "tarato" per riposare e ripara i danni cellulari e rigenera le cellule. Ci depuriamo e si combattono le infiammazioni».
Se è chiaro come digiunare, è anche utile conoscere le linee guida alimentari da seguire nel corso delle ore da dedicare al cibo. «Dovremmo distribuire correttamente le proteine nella prima parte della giornata. Sono quelle che poi ci aiutano a spegnere la fame alla sera».
Il menù generale consigliato dall'esperta indica una colazione a base di tè, caffè o tisane con una porzione di proteine (yogurt, ricotta, kefir o uova) abbinata a carboidrati (cereali, pane integrale, fiocchi di avena), frutta fresca e ancora semi oleosi o frutta secca. A pranzo, carboidrati, proteine, verdura e frutta. Sì al piatto unico o al poké che va tanto di moda. Cena (da consumare molto presto per contare almeno 13 ore di digiuno) leggera: per esempio, una minestra o un passato di verdure e legumi. Concessi durante il digiuno acqua, tisane, caffè, senza zucchero. «Quando lo stomaco resta vuoto per qualche ora si attiva la grelina, un ormone che a sua volta favorisce la produzione di GH, ormone della crescita che ci aiuta non solo a riparare i danni cellulari, ma anche bruciare i grassi», spiega l'esperta. «Si agevola la perdita di peso e diminuisce il grasso viscerale, il più pericoloso per la nostra salute».

VITA SOCIALE

Più difficile saltare la cena per chi ha una vita sociale intensa. «Se l'ideale sarebbe l'astensione dal cibo durante le ore di buio, sì può digiunare saltando per esempio la colazione, arrivando fino ad ora di pranzo».
Se si esagera a tavola prima del digiuno, si ottengono lo stesso buoni risultati? «Il prolungato periodo di digiuno aiuta a riparare gli eccessi a tavola e i danni all'organismo di una dieta alimentare sregolata. Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, ha messo in luce che il digiuno intermittente può essere considerato parte di uno stile di vita sano. Tra gli altri effetti benefici, favorisce la riduzione dell'insulino-resistenza, una condizione molto pericolosa, preludio di diabete e altre malattie croniche (sia cardiovascolari sia neurodegenerative). Si abbassano i valori di glicemia e colesterolo, così come ne beneficia l'equilibrio pressorio».
Eppure, è bene sottolineare sempre che questo stile alimentare non è adatto a tutti. «Ai bambini e ai ragazzi in crescita. È assolutamente sconsigliato a chi è sottopeso. Chi non ha insulino-resistenza ed è normopeso non deve fare il digiuno. Controindicato ai convalescenti o a chi ha particolari patologie. In generale, sempre meglio chiedere il parere del medico. Così come i diabetici che seguono una terapia non possono farlo. O le donne in gravidanza».

PARERI DIVERSI

Come spesso accade, anche sul digiuno intermittente ci sono pareri diversi.
Sempre il New England Journal of Medicine ha pubblicato un ulteriore studio dell'Università di Guangzhou (Cina) condotto su 139 pazienti obesi, a cui è stata prescritta una dieta con restrizione calorica (circa 1500-1800 kcal per gli uomini e 1200-1500 kcal per le donne). Un gruppo mangiava senza limitazione di orario, l'altro mangiava durante le 8 ore e digiunava nelle restanti 16. Dopo un anno, si è visto che i benefici della dieta sono stati gli stessi nei due gruppi. Per concludere: uno stile di vita sano e una corretta alimentazione sono alla base del nostro benessere.

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