È stata trovata una combinazione di anticorpi capace di neutralizzare le sottovarianti BA.4 e BA.5 della variante Omicron. Lo afferma un test preclinico condotto dall'università di Oxford, che ha testato la combinazione di anticorpi tixagevimab e cilgavimab di AstraZeneca. Questa combinazione attualmente è stata approvata da EMA e AIFA e viene utilizzata come profilassi pre-esposizione al Covid-19 per pazienti fragili ed è in attesa di approvazione da EMA per il trattamento della malattia lieve-moderata.
Anticorpi efficaci contro Omicron 2
Questi risultati sono stati riportati online in pre-stampa su bioRxiv. In una nota, l'azienda produttrice Astrazeneca ha fatto sapere che i risultati «sono coerenti con i dati ottenuti da studi precedenti che dimostrano che la combinazione di anticorpi mantiene una potente efficacia neutralizzante contro Omicron BA.2, l'attuale variante dominante in circolazione, e contro tutte le varianti testate fino ad oggi.
Anticopri monoclonali utili per proteggere i pazienti fragili
In Italia, nel mese di gennaio, è stata autorizzata la distribuzione di tixagevimab e cilgavimab per l'uso in emergenza per la profilassi pre-esposizione da Covid-19 (GU 28/01/2022) e resi disponibili presso le strutture identificate a livello regionale.
Nel mese di marzo la combinazione degli anticorpi è stata autorizzata da EMA per l'indicazione in profilassi pre-esposizione. «La combinazione dei due anticorpi monoclonali ha dimostrato di ridurre il rischio di sviluppare il Covid-19 sintomatico rispetto al placebo dell'83% offrendo una protezione della durata di almeno 6 mesi, e di rimanere efficace alla capacità di mutare rapidamente di SARS-Cov-2. ha affermato Giovanni Di Perri, Professore Ordinario di Malattie Infettive all'Università di Torino
Una singola dose della combinazione di tixagevimab e cilgavimab, facilmente somministrabile per via intramuscolare, è un'opzione importante per aiutare a proteggere le popolazioni vulnerabili, come quelle immunocompromesse che non sono in grado di sviluppare una risposta immunitaria adeguata dopo la vaccinazione».
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