L'ASSALTO AL POTERE
Operazione riuscita: la riapertura del cinema Aquila al Pigneto con accuse ore di propaganda grillina. Il problema: il parco di Centocelle (sito archeologico tra i più importanti e dimenticati d'Italia: è vasto come Villa Borghese) dove gli incendi tossici si liberano nell'aria. La sindaca Raggi ne ha predisposto la bonifica. Ma si è dimenticata di metterci i soldi, spiega Alessandro Rosi (Pd). «Già, questo era un feudo rosso». Lo sanno a Centocelle, culla del movimento punk, pezzi di bande armate rosse, la piazza di Accattone, l'occupazione del Forte Prenestino. Vie e piazze fanno il gioco dei fiori, frutta e piante. «Non si vive male», fanno nei locali bio e di street food. Refoli del Nord: l'esperienza dell'Alveare è il primo progetto di coworking con spazio baby di Roma. Le mamme affittano una postazione con pc e telefono (150 euro al mese).
Anche la metro C contribuisce a rendere la periferia meno periferia. Per sotto (i collegamenti) ma anche per sopra: ha restituito zone riqualificate. Che avvicinano pezzi di lontananze urbane. Si sentono forse meno soli ma ugualmente molto arrabbiati in viale Giorgio Morandi, a Tor Sapienza: doppie file di palazzoni, spiaggiati come balene, pronti a esplodere. È già successo. Prima delle amministrative il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini stanziò 40 milioni per il recupero dell'ex complesso Cerimant per concerti, atelier, mostre e convegni. Poi? Boh. E intanto - chiuso da Alemanno Casalino 900 - rimane la polveriera del campo nomadi di via Salviati, i vicini del Quarticciolo, lascito del Ventennio. La chicca è la trattoria del Quagliaro («I miei genitori andavano a caccia con le reti», racconta Roberto). Nei bar disoccupazione e rabbia sono pericolosi borbottii. «Un tuffo al cuore - ricorda Paolo Di Canio nato in via Ugento 37, genius loci insieme al Gobbo il Robin Hood della zona - erano delle partite tra gli stenditoi, ci sentivamo protetti: prima nella povertà non si perdeva la dignità, ora le periferie sono state abbandonate da tutti». L'acquedotto Alessandrino, che dà il nome a un quartiere con palazzetti ordinati, accompagna la Casilina. Si può ricercare un tram.