Cani mordaci? Vanno puniti i padroni incoscienti

di Paolo Graldi
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Mercoledì 5 Ottobre 2022, 00:26

Un tempo, ai cronisti, si rammentava: «Attenti: la notizia non sta tanto nel cane che morde il padrone ma è tale quando è il padrone che morde il cane». Il trionfo del paradosso. La cronaca ci conferma che il primo caso è diventato fenomeno e il secondo resta una rarità. Con una variante. Le razze pericolose aggrediscono non i loro padroni ma le persone che incontrano, aizzate all’assalto proprio dai proprietari. Qualche giorno fa un uomo è salito con il suo pitbull sulla linea 3 dell’Atac. L’animale, senza museruola, ha seminato il terrore tra i passeggeri. L’autista ha fermato il mezzo chiedendo al proprietario di mettere la museruola al suo cane ricevendo un pugno in volto. Il cane, fuori controllo, ha azzannato tre passeggeri.

L’uomo manesco, poi, rintracciato dai carabinieri, è stato denunciato.

Un classico caso nel quale la responsabilità non è tanto del cane, ma del suo padrone, semmai più violento e mordace. E’ proprio vero: dal tipo di cane che ti metti accanto si rivela il tuo carattere. Cane e padrone, nel caso narrato, erano un unicum di forza bruta. E di stupidità colpevole. Un altro episodio del genere è avvenuto a Gallicano del Lazio dove un pitbull ha inseguito un cagnolino: la signora del piccolo cane si è messa a correre impaurita, è inciampata e si è rotta un femore. Dicono: non esistono razze pericolose, semmai è l’addestramento a cambiare il carattere dei cani. Sarà. Allora lavoriamo applicando leggi severe sui padroni incoscienti. Ecco: teniamoli al guinzaglio corto.


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