Partecipò al Primo conflitto mondiale, meritando una Medaglia di bronzo. Nel 1919, si iscrisse al partito fascista da cui si allontanò nel 1921 e si laureò in Ingegneria. Di nuovo in servizio militare durante la Seconda guerra mondiale, si distingue come comandante del XXXI Battaglione Guastatori del Genio e, combattendo ad El Alamein, si guadagna una Medaglia d'argento. Rientrato in Italia nel settembre del '43, dopo l'armistizio Caccia Dominioni organizza a Nerviano uno dei primi nuclei partigiani.
Dopo la Liberazione, torna alla sua professione, nello studio di ingegneria del quale è titolare al Cairo e riceve dal governo italiano l'incarico di occuparsi del cimitero di guerra italiano di El Alamein. Per tutto il resto della vita, Caccia Dominioni si preoccupa che non si disperdano le memorie della guerra e della resistenza e continua a collezionare premi e riconoscimenti.
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