2 luglio 1871 Vittorio Emanuele II entra a Roma dopo aver sconfitto l'armata del Papa

2 luglio 1871 Vittorio Emanuele II entra a Roma dopo aver sconfitto l'armata del Papa
di Enrico Gregori
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Mercoledì 2 Luglio 2014, 02:29 - Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 08:48
​Vittorio Emanuele II di Savoia entra solennemente in Roma dopo averla conquistata a discapito dello Stato Pontificio. Vittorio Emanuele II di Savoia (Vittorio Emanuele Maria Alberto Eugenio Ferdinando Tommaso di Savoia; Torino, 14 marzo 1820 – Roma, 9 gennaio 1878) è stato l'ultimo re di Sardegna (dal 1849 al 1861) e il primo re d'Italia (dal 1861 al 1878). Dal 1849 al 1861 fu inoltre Principe di Piemonte, Duca di Savoia e Duca di Genova. Per non aver abrogato lo Statuto Albertino gli venne dato l'appellativo di Re galantuomo o Re gentiluomo, appellativo con cui è ricordato tutt'oggi. Coadiuvato dal primo ministro Camillo Benso, conte di Cavour, portò infatti a compimento il Risorgimento nazionale e il processo di unificazione italiana. Per questi avvenimenti viene indicato come "Padre della Patria". A lui è dedicato il monumento nazionale eponimo del Vittoriano che si trova a Roma in piazza Venezia.