4 giugno 1989 Achille Occhetto condanna la strage di piazza Tienanmen

4 giugno 1989 Achille Occhetto condanna la strage di piazza Tienanmen
di Enrico Gregori
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Domenica 31 Maggio 2015, 11:39 - Ultimo aggiornamento: 4 Giugno, 00:03
A Roma, il segretario comunista Achille Occhetto, a proposito della strage di piazza Tienanmen, dichiara: "Noi protestiamo non come parte di un movimento comunista; non solo perché questo movimento internazionale non esiste, ma perché non c’è nulla in comune tra noi e chi si rende responsabile di crimini come quelli che avvengono in Cina. Protestiamo come forza democratica e socialista europea".

La protesta di piazza Tienanmen fu una serie di dimostrazioni guidate da studenti, intellettuali e operai nella Repubblica Popolare Cinese tra il 15 aprile e il 4 giugno 1989. Simbolo della rivolta è considerato il Rivoltoso Sconosciuto, uno studente che, da solo e completamente disarmato, si parò davanti a una colonna di carri armati per fermarli: le fotografie che lo ritraggono sono popolari nel mondo intero e sono per molti un simbolo di lotta contro la tirannia. In Occidente l'avvenimento è conosciuto anche con il nome di Primavera democratica cinese.