La portata del fiume raggiunse i 4000 m3/s (la portata media del Nilo è di circa 3000m3/s). L'acqua superò di oltre quattro metri il livello stradale.
A testimonianza del fatto è rimasta una targa marmorea in Lungotevere in Sassia sulla quale è scritto: "Fin qui crebbe il Tevere nella stessa notte della nascita del Signore". L'inondazione, secondo il testimone oculare, Francesco Visdomini, costò la vita a molti cittadini e procurò a Roma danni incalcolabili.
Il cardinale nipote, Pietro Aldobrandini, che si era associato all'opera di soccorso, scampò miracolosamente alla morte. Era appena passato sul ponte Santa Maria, o Palatino, che la massa irruente delle acque travolse e abbatté le due testate, risparmiando appena l'arco di centro, quello che tuttora emerge dal letto del fiume, oltre l'isola Tiberina.
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