Spiagge, le regole anti Covid che nessuno rispetta più. Ma se c'è un contagio che succede?

Spiagge, le regole anti Covid che nessuno rispetta più. Ma se c'è un contagio che succede?
di Veronica Cursi
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Venerdì 6 Agosto 2021, 00:46 - Ultimo aggiornamento: 09:12

Vi ricordate a inizio estate quando qualche sognatore pensava che si sarebbero rispettate le regole anti Covid in spiaggia? Dieci metri quadrati per ogni ombrellone, controllo della temperatura all’ingresso, sanificazione di lettini, tavoli e sedie dopo ogni utilizzo! Non era un colpo di sole ma le norme che (ancora oggi in realtà) dovrebbero essere rispettate. E invece in Italia uno stabilimento su 3 è irregolare. Lo hanno constatato i Nas che lo scorso weekend hanno perlustrato in lungo e in largo gli stabilimenti del Paese.

Stabilimenti non sanificati e pochi controlli, blitz Nas nelle spiagge: irregolare 1 su 3

Risultato? Nessun controllo, pochissima pulizia.

E il litorale romano non è certo esente da questa classifica nera. Da Ostia a Fregene le regole sembrano essere andate in ferie pure loro. Altro che ingressi e uscite separate, distanziamenti e mascherine, il sabato e la domenica è il solito girone dantesco: aperitivi, tornei di calcetto, 1 metro quadrato di spazio vitale a testa sulla battigia infuocata. E se, malauguratamente, si sparge la voce che qualche cliente è malato partono gli scongiuri: «Sarà stato in piscina?», «avrà usato la doccia?». Perché, diciamoci la verità, sappiamo tutti che in caso di Covid il rischio contagio potrebbe essere alto.

 

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