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Roma Nord, anni Settanta. Alessandra e Cristina frequentano il ginnasio di un istituto religioso dei Parioli. La loro amicizia è quella segnata dalla quotidianità scolastica delle interrogazioni, dei compiti in classe, delle prime infatuazioni e dei pomeriggi passati a chiacchierare. Come spesso avviene, quell'amicizia si chiude con il diploma. Le due si perdono di vista. Una fugge a New York, per trovare (e capire) una parte di sé che era chiusa a chiave in un cassetto. L'altra si sposa e ha un figlio. Le due si ritrovano dopo 20 anni, ad una riunione di ex liceali. Dentro di loro scatta qualcosa, e il tempo passato sembra non aver cancellato l'affetto latente che una nutre per l'altra. Anche quell'incontro, però, scivola via veloce, una parentesi che si chiude per riaprirsi dopo altri 10 anni.
E' il 2009 e, questa volta, è Facebook, motore di ricerca di sentimenti andati, a offrire alle due l'opportunità di ritrovarsi. Alessandra continua ad essere mamma e compagna ma sente che le manca qualcosa. Cristina scherza: «Non sai che ti sei persa». Una frase che Alessandra farà tatuare sul suo corpo. Decidono di rivedersi, di nascosto. E quando Cristina vede arrivare da lontano l'ex compagna di classe, capisce di non volere niente e nessun altro. Il resto è una strada in discesa, l'amore è la chiave di quel rapporto ritrovato. Lo scorso 21 novembre le due sono volate in Portogallo e si sono sposate a Oporto. Sabato notte hanno festeggiato con i loro amici e parenti, a Roma, condividendo un amore al quale ora entrambe si sono aggrappate forte.
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