In quel gesto si potrebbe forse leggere della rassegnazione, la consapevolezza che in questa città neanche le regole di base si possono dare per scontate: l’automobilista che frena davanti al pedone sulle strisce in effetti non sta compiendo un azione banale, al contrario potremmo dire - alla Vasco Rossi - che si distingue dall’uomo comune. Ma è soprattutto il pedone, con il suo “grazie” non dovuto, a infrangere un codice di comportamento ormai consolidato. Tanto è vero che il gesto di cortesia viene spesso criticato: c’è chi si irrita nell’assistere a tanta gentilezza.
«Ma che ringrazi a fa’, così quelli si credono pure di averti fatto un favore» brontolava ieri un passante mentre vedeva una mamma con il passeggino attraversare piazzale Dunant. Invece no, è giusto complimentarsi con chi ancora riesce a praticare il garbo e le buone maniere, in questa capitale sempre più collerica, sempre più fegatosa. E allora auguri a tutti i romani gentili. Se Roma si salverà sarà sicuramente per merito loro.
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