Il caldo fa soffrire l’oro rosso dei Monti Lepini. Si tratta dello zafferano, che da anni viene coltivato negli orti della catena montuosa che sovrasta Colleferro. La spezia originaria della Mesopotamia è arrivata dodici anni fa, con i primi impianti a Cori, in provincia di Latina, seguiti da quelli di Segni e Artena. I bulbi tanto preziosi sono gli stessi coltivati a L’Aquila, dove le produzioni si fregiano anche del marchio Dop.
Tra Artena e Segni la coltivazione dello zafferano è legata ad alcune aziende agricole che stanno iniziando a farne un business. La pregiatissima polvere rossa è una delle spezie più costose sul mercato, tanto che i coltivatori la vendono a prezzi che oscillano tra i quindici e i sessanta euro al grammo. L’alto valore è legato anche a un metodo di produzione certosino: per fare un grammo di oro rosso, infatti, sono necessari centocinquanta fiori che vanno colti a mano, appena sbocciano, tra la metà di ottobre e la metà di novembre. Per ogni bocciolo vanno poi selezionati gli stimmi rossi, che vanno poi essiccati, confezionati e venduti.
Quest’anno la raccolta sta procedendo con risultati alterni a seconda della zona.