A completare l'opera, la siepe di bosso che circonda l'esedra già ridotta a uno scheletrico reticolato dopo esser stata devastata dalla Piralide del Bosso (un parassita che ha ucciso gran parte delle medesime essenze esistenti a villa Doria Pamphilj), è stata completamente sradicata dalla furia del vento che ha investito la città nell'ottobre scorso.
Per tutti questi motivi, l'Associazione per Villa Pamphilj chiede un intervento immediato che ponga in salvo un monumento di straordinaria bellezza ed importanza storica. Per Paolo Arca, presidente dell'associazione per Villa Pamphilj: «Questa è un'altra puntata di una rovina annunciata. Nonostante le nostre innumerevoli segnalazioni e richieste, tra cui quella di piantare nuove essenze che sostituiscano il bosso, assistiamo sempre più sdegnati alla latitanza della Sovrintendenza, alla succube inerzia del Dipartimento Ambiente, alla mortificazione di professionalità che per anni hanno garantito pulizia e funzionalità, sostituite dal nulla totale e dalla rassegnazione».
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