Torre Flavia, volontari al lavoro
per salvare la palude dal degrado

Torre Flavia, volontari al lavoro per salvare la palude dal degrado
di Gianni Palmieri
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Mercoledì 15 Gennaio 2020, 10:42
Volontari al lavoro per salvare la palude di torre Flavia dall’inesorabile avanzare delle mareggiate. Onde sempre più violente che hanno danneggiato l’ecosistema della macchia umida di Ladispoli, trasportando sulla spiaggia detriti, rifiuti e tanta plastica. Di recente il mare ha anche abbattuto i muretti di contenimento che proteggono le acque dolci della palude. I volontari, arrivati da tutto il litorale, si sono rimboccati le maniche anche durante i giorni di festa, lottando contro il tempo per salvare la zona soprattutto nel tratto che separa il territorio di Ladispoli da Campo di Mare. Obiettivo delle associazioni e dei cittadini che hanno risposto all’appello è quello di difendere e bonificare tutta la zona di torre Flavia nel periodo invernale, in attesa che le istituzioni da marzo mettano in atto il progetto paesaggista legato al periodo di nidificazione del fratino. Il piccolo volatile che depone le uova da tempo sulla spiaggia di Ladispoli e che la scorsa estate fu al centro di una furiosa polemica in occasione del concerto di Jovanotti prima programmato a torre Flavia e poi spostato di alcune centinaia di metri a Campo di Mare. I muretti di contenimento, grazie al periodo di scarse piogge, stanno sorgendo numerosi lungo tutta la rada della palude, entro pochi giorni una vera barriera di piccole pietre si ergerà a baluardo contro le mareggiate. I volontari hanno provveduto anche alla pulizia delle dune, dalla sabbia sono spuntati copertoni, resti di lavori edili, bottiglie di vetro, sacchetti dei rifiuti ed una notevole quantità di plastica spinta sulla spiaggia dalla forza del mare.

Una bella sorpresa è apparsa agli occhi delle associazioni, è stato infatti rilevato un inatteso spiaggiamento di posidonia, un importante indicatore di qualità ambientale, ricco di microrganismi. A conferma che l’oasi naturale rappresenta un patrimonio ambientale capace di rigenerarsi, ma anche bisognoso di interventi da parte dell’uomo. La notevole partecipazione di cittadini alle iniziative di tutela e bonifica ha indotto l’associazione Amici di torre Flavia e il responsabile dell’area, Corrado Battisti, a progettare un concorso che coniughi il rispetto per l’ambiente con la creatività. Una vera e propria competizione di Land art che permetterebbe ai concorrenti di realizzare recinzioni, staccionate, cartellonistica e piccoli capanni per l’avvistamento dell’avifauna. Piccole opere create con il materiale recuperato dalla pulizia della palude che sarebbe riciclato ed non avrebbe impatto sull’ambiente. La presenza costante dei volontari ha sensibilmente ridotto le scorribande dei teppisti all’interno dei sentieri della macchia umida, in passato trasformati anche in circuiti da cross per motociclette e fuori strada.
Per tutti coloro che volessero partecipare alla pulizia della palude il prossimo appuntamento è venerdì alle 10 all’ingresso su via Roma.
Muniti di guanti, sacchetti, palette, rastrelli e adeguato abbigliamento. L’iniziativa, denominata “Plastic blitz”, vuole sensibilizzare sui temi dello sviluppo sostenibile e in particolare dell’impatto dei rifiuti sugli ecosistemi. Di recente la zona della macchia umida era salita nuovamente alla ribalta a causa delle polemiche innescate dagli ambientalisti dopo la presentazione di un progetto per la realizzazione di una stazione di servizio in via Fontana Morella, a poche centinaia di metri dalla palude.
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