Le operazioni di trasferimento allo stadio con gli autobus dell’Atac targati “Vop” (vettura per ordine pubblico) sono cominciate alle 15; piuttosto presto visto che il calcio d’inizio era alle 18 e 55. L’ordinanza anti vetro scattava tre ore prima della partita ed è rimasta in vigore sino a due ore dopo il termine dell’incontro, nella zona dello stadio, nelle vie limitrofe nel centro storico, in coincidenza con la cosiddetta area del tridente, in piazzale delle Canestre e nell’intera Villa Borghese.
Non si potevano vendere bevande in bottiglia o contenitori di vetro ad eccezione di generi alimentari di prima necessità, come acqua o latte. Ma era vietato anche il trasporto di bottiglie e contenitori di vetro. E qui l’ordinanza ha fallito al 100%. Lo shopping alcolico è stato forsennato a giudicare dal cimitero di bottiglie lasciato nel parco capitolino. La grande bevuta collettiva è iniziata all’ora di pranzo, in centro. Tutto il Tridente era presidiato da blindati e poliziotti che giravano a piedi. Tra i tifosi tedeschi c’erano molte famiglie che hanno mangiato nei locali del centro usufruendo dei dehors dove era consentito il consumo di alcol.
Altri invece, e questo è stato evidente soprattutto in piazza di Spagna dove la Barcaccia era completamente transennata, hanno comprato da bere nei mini market e hanno consumato fiumi di alcol all’aria aperta. In più, per aggirare l’ordinanza, hanno imboccato strade secondarie e poco battute facendo giri più larghi e quindi meno sorvegliati. I più accorti si sono muniti di cartoni di vino in brick. Risultato? Centinaia di tifosi, alle 15, erano già ubriachi. E arrivando a villa Borghese per prendere l’autobus hanno pensato di bere “la staffa” con calma dentro il parco. Lì sono spuntate bottiglie e lattine dagli zaini.
I supporter del Borussia hanno infatti preferito finire tutto l’acol precedentemente acquistato prima di salire sul bus.
Qualcuno ha anche adottato atteggiamenti a dir poco sopra le righe. Un ragazzo ha rifiutato di salire sul pulman e si è stappato una birra davanti agli agenti in assetto anti sommossa e poi ha cominciato a baciare il collo della bottiglia come a dire: «Finirò il mio drink e poi, con calma, salirò sull’autobus». L’ultima spedizione di tifosi è stata la più faticosa: erano i più ubriachi.
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