Stadio, ok all'iter del progetto. Pressing della Raggi: via ai lavori

Stadio, ok all'iter del progetto. Pressing della Raggi: via ai lavori
di Fabio Rossi
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Mercoledì 8 Luglio 2020, 07:42 - Ultimo aggiornamento: 11:54

I pareri tecnici sono ok, ma Virginia Raggi dovrà necessariamente andare in aula Giulio Cesare con il pallottoliere, quando sbarcherà in consiglio la delibera sulla convenzione urbanistica per il nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. Si è protratto fino a tarda sera, ieri, il vertice di maggioranza sul progetto, con i risultati della due diligence chiesta dalla sindaca dopo l'inchiesta della Procura di Roma. L'incontro ha portato i risultati attesi alla vigilia: il percorso può andare avanti - perché non sarebbero risultati elementi di criticità nell'iter amministrativo e urbanistico - ma bisognerà fare i conti con i delicati equilibri all'interno del gruppo consiliare M5S. In videoconferenza, con la sindaca e l'ingegner Roberto Botta (che ha firmato i pareri tecnici), c'erano tre assessori - Pietro Calabrese (mobilità), Linda Meleo (lavori pubblici) e Luca Montuori (urbanistica) - e 24 consiglieri sui 27 del gruppo (a cui va Raggi).

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GLI ESITI
I tecnici capitolini hanno confermato il via libera alla prosecuzione del progetto con una maxi relazione con quattro allegati, tra cui la convenzione tra Campidoglio e As Roma e quella con la Regione sulla ferrovia Roma-Lido. I consiglieri pentastellati hanno ascoltato i pareri, facendo anche domande. Enrico Stefano, presidente della commissione mobilità, si è soffermato in particolare sulla questione della raggiungibilità del nuovo impianto: uno dei temi più delicati dell'intero piano. Lo scorso anno anche il Politecnico di Torino produsse una relazione: l'esito fu un «sì condizionato» con il nodo proprio dei flussi di traffico. Complessivamente, però, l'amministrazione capitolina ha ottenuto un via libera per proseguire sulla strada intrapresa ormai diversi anni fa.

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Resta però il nodo politico: tra i pentastellati i dubbi non si sono ancora spenti, e la maggioranza viaggia sul filo. Oltre alle probabili astensioni di opportunità (Marcello De Vito e Paolo Ferrara) ci sono altre posizioni ancora a rischio voto contrario, o comunque da verificare: da Alessandra Agnello a Gemma Guerrini - che non ha votato a favore alla delibera sulla «dichiarazione di pubblico interesse» dell'opera, nel 2017 - fino a Simona Ficcardi. Insomma, la maggioranza rischia di non essere autosufficiente, su questo provvedimento, e di doversi affidare alla benevolenza di qualche esponente delle opposizioni, sotto forma di voto favorevole o quantomeno di astensione.

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I TEMPI
Altra questione cruciale sono i tempi di approdo della convenzione in assemblea capitolina: Raggi vuole porre la prima pietra dello stadio prima della fine del suo mandato, anche in vista della campagna elettorale, e spinge per velocizzare l'iter do approvazione. La giunta vuole quindi fare presto, cercando di arrivare al voto addirittura prima di Ferragosto. Ma i margini di manovra sono strettissimi, considerato che la delibera deve comunque passare al vaglio delle commissioni consiliari competenti (ben cinque) e del Municipio XI, sul cui territorio si trova l'area di Tor di Valle. Più probabile, quindi, che il redde rationem in Aula scatti a settembre.
 

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