Stadio, traffico di influenze e corruzione: assolto Costantini, il socio di Lanzalone

Stadio, traffico di influenze e corruzione: assolto Costantini, il socio di Lanzalone
di Adelaide Pierucci
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Sabato 21 Dicembre 2019, 12:27

L’accusa di traffico di influenze è caduta con l’assoluzione piena. Quella di corruzione per l’esercizio della funzione con quella dubitativa. Esce di scena dall’inchiesta sullo stadio Tor di Valle Luciano Costantini, l’avvocato genovese socio di Luca Lanzalone, ossia dell’ex plenipotenziario di Roma Capitale delegato dalla sindaca Virginia Raggi a seguire il progetto stadio e finito ai domiciliari con l’accusa di corruzione per essersi messo, secondo l’accusa, al servizio del costruttore Luca Parnasi rimasto coinvolto nella stessa retata di giugno 2018. Per Costantini la procura aveva chiesto 2 anni di carcere in abbreviato. L’imputato era accusato di aver agevolato assieme a Lanzalone la nomina a capo dell’Ipa, istituto di previdenza e assistenza Dipendenti del Campidoglio, di Fabio Serini in cambio di due consulenze per lo studio Lanzalone&Partners.

La corruzione veniva contestata perché Serini in veste di pubblico ufficiale avrebbe ricevuto da parte di Lanzalone che agiva per conto di Costantini «utilità consistite nell’intervento presso il sindaco Raggi per la sua nomina quale commissario straordinario dell’Ipa e per la proroga alla scadenza annuale». Reato ritenuto commesso tra maggio 2017 e quello 2018. In cambio Costantini e Lanzalone si sarebbero fatti «indebitamente dare da Serini a titolo di prezzo della mediazione, un vantaggio patrimoniale consistente nell’attribuzione al Lanzalone&Partners di più incarichi professionali (almeno due)». Costantini è difeso dall’avvocato genovese Federico Fontana che ne ha sostenuto l’estraneità e la buona fede nella vicenda. Le posizioni di Lanzalone e Serini restano al vaglio del processo ordinario in avvio. Lanzalone dovrà rispondere anche di un’altra accusa di corruzione, per atto contrario ai doveri d’ufficio, per aver ricevuto ricche consulenze da Parnasi. 

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