Scuole a Roma, dilagano le proteste: occupati anche il Giulio Cesare e il Socrate

L'occupazione al liceo Giulio Cesare
di Flaminia Savelli
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Martedì 14 Dicembre 2021, 16:53

Un autunno caldissimo per i licei della Capitale con il vento delle occupazioni che soffia ormai da 70 giorni. Ad accendere la miccia delle proteste sono stati gli orari scaglionati all'entrata che hanno posticipato le uscite al primo pomeriggio. In scia poi si sono aggiunte le rivendicazioni per l'utilizzo degli spazi scolastici da dedicare alle attività extra scolastiche e, più in generale, per le linee di indirizzo secondo gli studenti, assai lontane da loro. Ma il risultato non cambia: dal centro alla periferia, gli studenti hanno occupato aule e piazzali. Non senza conseguenze in termini di danni e ore di didattica saltate. Dallo scorso ottobre sono stati 40 gli istituti occupati. Gli ultimi tra ieri sera e questa mattina: il Giulio Cesare e il Socrate.

 

La stagione delle occupazioni: le 12 sedi occupate 

La prima sede occupata - era il 6 ottobre - è stata la sede succursale del cine-tv Rossellini, in via Libetta a Ostiense.

Quando i ragazzi si sono barricati per protestare non solo contro orari scaglionati, ritmi stressanti e mancanza di personale. Solo dopo cinque giorni -  11 ottobre -  l'occupazione è stata sciolta mentre la protesta si è allargata. Tra il 13 e il 22 ottobre, altri 12 licei sono stati occupati a partire dal Pilo Albertelli in via Manin all'Esquilino, all'artistico Ripetta al Tridente, in pieno Centro a Roma. All'alba del 20 ottobre sono stati circa in 300 a barricarsi nell'edificio, ma le tensioni maggiori si sono consumate il giorno dopo quando un cordone di poliziotti ha respinto un gruppo di circa 60 ragazze e ragazzi che tentavano di entrare per dare supporto agli occupanti. Quindi: il Giordano Bruno alla Bufalotta e il Giosuè Carducci a via Asmara, l' Orazio, l'Archimede-Pacinotti, l'Aristofane e Nomentano, il Vittoria Colonna. 

Dilaga la protesta

Ma la protesta non si è fermata. Il 28 ottobre a Monteverde a occupare è stato il liceo Manara in via Bricci. Oltre 300 alunni hanno preso possesso, per una notte, dell'edificio "contro la mancanza di spazi, le false promesse sul rifacimento della palestra e gli orari scaglionati". Quindi il liceo Virgilio, durata sei notti la prima settimana di novembre, e quella lampo del Visconti tra il 7 e l'8 novembre. Il 16 novembre si sono aggiunti gli studenti del Tasso in via Sicilia mentre la mattina del 22 novembre cinque istituti sono stati occupati  contemporaneamente, quattro dei quali tutti nel Municipio III tra Bufalotta, Tufello, Talenti e Nuovo Salario. Il 23 novembre, blitz al Morgagni a Monteverde, il Machiavelli a via dei Sabelli e la sede succursale del Newton all'Esquilino. 

Gli ultimi fuochi

Un'occupazione senza interruzioni. Nonostante i ripetuti appelli di docenti e presidi che a più riprese hanno richiamato all'ordine i ragazzi per proseguire con lezioni e orari regolari. E invece, nelle prime due settimane di dicembre sono stati occupati i licei Socrate, Giulio Cesare, Tullio Levi Civita di Centocelle, il Teresa Gullace a Giulio Agricola e l'artistico Enzo Rossi. La mattina del 13 dicembre, tra le sette e le otto il blitz il blitz è scattato in altre sette istituti. al liceo classico Augusto di via Gela, zona Appio Tuscolano. «Gli studenti hanno deciso di occupare la loro scuola come un forte atto di protesta rivolto a un sistema scolastico che necessita un cambiamento» si legge nella lettera inviata al Ministero dell’Istruzione, al prefetto, ai docenti. Negli stessi minuti, un gruppo di giovanissimi ha occupato pure il liceo classico e linguistico Montale in via di Bravetta, porta a termine la stessa forma di protesta. Quindi il liceo artistico Giulio Carlo Argan a Don Bosco dove prof e dirigente scolastico sono riusciti però a impedire l’occupazione della sede centrale ma non quella della succursale, di via Ferrini. Ancora una protesta  al liceo Lattanzio di via Teano. E nel primo pomeriggio occupati il liceo scientifico e musicale Farnesina, Enzo Ferrari al Tuscolano e il Margherita di Savoia di via Cerveteri. Infine da questa mattina occupati anche il liceo Giulio Cesare e il Socrate. 

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