Boom di discariche a Santa Palomba, neppure le telecamere fermano gli incivili

I rifiuti in via delle Arti a Santa Palomba
3 Minuti di Lettura
Martedì 3 Settembre 2019, 16:13
Tornano i rifiuti in via delle Arti, la strada che gira intorno alle palazzine di Roma 2 a Pomezia, nel quartiere Santa Palomba. E i residenti tornano a protestare. Ridotto a una discarica abusiva a cielo aperto con sacchi di immondizia, elettrodomestici e mobili abbandonati sotto le finestre degli appartamenti, l’intero comprensorio viene utilizzato come mega pattumiera dai pendolari della spazzatura provenienti dai Comuni limitrofi. «E non solo – dicono alcuni residenti – anche qualche condomino o inquilino particolarmente incivile lascia a terra, vicino ai contenitori della differenziata, ciò che invece dovrebbe portare all’isola ecologica».
Poco importa se ci sono le telecamere che li immortalano. Gli incivili colpiscono anche sotto l’occhio attento del Grande Fratello, «sebbene la parte più degradata di via delle Arti – aggiungono i residenti – si trova alle spalle dei palazzi dove non c’è la video sorveglianza». Gli abitanti del quartiere non ne possono più. «Sospettiamo che i pendolari dei rifiuti possano essere di Roma - proseguono – dove il porta a porta e la differenziata stentano a decollare. Il confine con la Capitale è a due passi da qui e a intervalli regolari questa strada diventa una discarica».
L’ultimo abbandono risale al 31 agosto, l’altro a 20 giorni prima, solo per citare il mese di agosto. «Capita a volte – concludono i cittadini – che qualcuno dei residenti debba disfarsi di vecchi mobili e chiama il numero verde per il ritiro a domicilio degli ingombranti, ma alla data fissata la ditta non passi a prenderli. Così rimangono in strada anche più di una settimana con buona pace dei cittadini che invece rispettano le regole imposte dal Comune. I cumuli di qualche giorno fa, invece, sono autentici abbandoni». Situazione simile, con strade e giardini trasformate in discarica abusiva, anche a via Singen. Ma se a Santa Palomba a insudiciare la zona arrivano spesso dai centri limitrofi, nella strada del quartiere Nuova Lavinium a poche centinaia di metri da piazza Indipendenza, a gettare i rifiuti e soprattutto gli ingombranti sono gli stessi abitanti della zona e in particolare gruppetti di inquilini delle case popolari dell’Ater.
I controlli del Comune ci sono, ma troppo sporadici in una zona dove la differenziata porta a porta non è mai davvero decollata. Gli ultimi abbandoni risalgono a ieri come ha documentato con tanto di foto Massimo Dionisi, uno degli inquilini che da anni sta portando avanti la sua battaglia personale contro gli incivili. Esposti all’ufficio Ambiente e alla polizia locale (il più recente è del 26 agosto), continue telefonate con richieste di intervento alla segreteria del sindaco 5 Stelle Adriano Zuccalà, discussioni infinite con gli inquilini, non hanno finora prodotto alcun risultato concreto. A parte qualche rara bonifica «quando qualcuno dal Municipio chiede alla ditta dell’igiene urbana – dicono alcuni inquilini – di mandare il ragno per ripulire il boschetto e la strada a ridosso della Torre A. Ma succederà una volta l’anno». Esattamente come a via Fellini, a 500 metri da piazza Indipendenza, dove i cortili delle case popolari del Campidoglio diventano mega discariche e dopo gli esposti, le proteste dei cittadini e l’immobilismo del Comune di Roma, l’amministrazione municipale di Pomezia è costretta a intervenire per bonificare la zona. L’ultima volta è successo il primo luglio scorso.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA