Bambini che tornano da scuola affamati, o accusando mal di pancia. Ma non sono mancati anche episodi più spiacevoli, con i piccoli alunni colpiti da crisi di dissenteria. Il tutto sarebbe accaduto dopo aver consumato il pasto nella mensa delle scuole comunali di Santa Marinella. Che possa esserci un nesso di causa effetto, tra la qualità dei cibi serviti dalla ditta, che ha in appalto il servizio di refezione scolastica e i casi di malessere, riferiti da alcune mamme, è ancora tutto da verificare, ma l’assessore alla pubblica istruzione Stefania Nardangeli, si è immediatamente attivata per verificare se, realmente, il servizio mensa sia divenuto carente e scadente, così come raccontato da alcuni bambini. Alcuni di loro, hanno cominciato a rifiutarsi di mangiare, sostenendo che la pasta fosse scotta o fredda, il sugo troppo acquoso, o che nel piatto ci fossero addirittura dei capelli.
Un’eventualità, quest’ultima che, in tempi di emergenza Covid, potrebbe rappresentare persino motivo di rischio di contagi. Se poi a far lo sciopero della fame sono quei ragazzini dotati di un sano appetito, come sostenuto da alcuni genitori, è lecito sospettare che le cose dette non siano frutto della fervida fantasia dei bambini. «Subito dopo aver ricevuto le prime lamentele- afferma la Nardangeli- ho voluto andare a fondo della questione.