Roma, erosione a Ostia, nove anni di immobilismo: azzerati spiaggia, posti di lavoro e turismo.

Video
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 24 Febbraio 2021, 12:15

di Moira Di Mario - Video di Mino Ippoliti

Sarà una stagione balneare a ostacoli quella che stanno già preparando i gestori degli stabilimenti sulle spiagge di Ostia. I titolari dei lidi hanno già iniziato le prime manutenzioni e nonostante l'incertezza dovuta alla pandemia, in molti sono convinti che la prossima potrebbe essere un'estate in recupero rispetto al 2020. Sia in termini economici che di posti di lavoro. «Le regole anti contagio ormai le conosciamo dice Massimo Muzzarelli di Federbalneari non dobbiamo sperimentare come lo scorso anno. Negli ultimi due fine settimana il meteo è stato dalla nostra parte e ci siamo resi conto di quanta voglia di mare abbiano i romani. C'è il desiderio di uscire dalla città, dallo smog e dal traffico per rilassarsi in spiaggia. Per questo sono convinto che, rispetto all'estate scorsa, riusciremo a contenere le perdite, tornando, spero, ad assumere qualche dipendente in più». Nell'estate 2020 i romani hanno riscoperto il mare della Capitale, ma le perdite per i balneari sono state notevoli: tra il 30 e il 40%. A incidere soprattutto le restrizioni, il distanziamento tra gli ombrelloni che ha eroso i posti a disposizione dei clienti e il ritardo nell'avvio della stagione, slittato al 1° giugno. «A parte i minori incassi aggiunge Muzzarelli siamo stati costretti a non assumere tanti stagionali che lavoravano con noi da anni. A parte l'obbligo dei baywatch, i tagli di posti di lavoro tra custodi, bagnini, animatori per adulti e bambini, è stato notevole. In alcuni casi anche dell'80%». Muzzarelli si riferisce a piccole strutture i cui titolari hanno dovuto coprire la stagione con pochissimi dipendenti. Quest'anno però le previsioni sembrano essere più favorevoli, nonostante le incertezze e le tante variabili. Prima fra tutte le date di apertura dei lidi, il meteo, il rinnovo delle licenze e soprattutto i danni causati dalle mareggiate che hanno spazzato via interi tratti di spiaggia. La Regione dovrebbe intervenire con un ripascimento veloce per tamponare l'emergenza e garantire la stagione. Per il rinnovo delle concessioni, invece, ci ha già pensato il Tar Lazio che ha rinviato la decisione finale al 22 settembre dando così la possibilità ai concessionari di aprire e lavorare regolarmente. Infine la pandemia con il piano vaccini che procede a rilento.

«Dalla nostra però prosegue Muzzarelli abbiamo l'esperienza dello scorso anno e se la Regione confermerà l'avvio per il 1° maggio, avremo un mese in più di lavoro rispetto al 2020. Può sembrare strano, ma abbiamo maggiori certezze che ci permetteranno qualche assunzione in più e magari riuscire a contenere il calo dei fatturati. Non credo che pareggeremo i conti, ma se chiuderemo la stagione con un meno 10 o 15%, potremo tirare un sospiro di sollievo». Il problema grosso, almeno per il momento, rimane l'erosione che sulla costa di Levante ha causato più perdite dell'emergenza sanitaria. Attrezzature distrutte dalle mareggiate, pezzi di arenili scomparsi e strutture ancora a rischio crollo. Intanto ieri mattina Ostia si è svegliata con una brutta sorpresa. La statua del Nettuno, diventata il simbolo del mare di Roma, è stata sfregiata nella notte. Un gruppo di vandali ha rubato il tridente, distruggendo le mani e le braccia del dio. Lo scorso anno la statua crollò sotto i colpi del mare in burrasca. Gli autori, un gruppo di giovani che vuole rimanere anonimo, la recuperò, la restaurò e la rimise al suo posto. Gli scultori sono già al lavoro per rimodellare braccia, mani e tridente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA