Roma-Lido: «Chiuso per sciopero». Nuovo lunedì nero

Stop di 4 ore dei macchinisti, e Atac ha sospeso il servizio dalle 8,30 alle 12,30

Roma-Lido, lunedì nero: «Chiuso per sciopero»
di Moira Di Mario
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Martedì 23 Novembre 2021, 00:58 - Ultimo aggiornamento: 17:00

I macchinisti della Roma Lido scioperano quattro ore e Atac sospende il servizio. Dalle 8.30 alle 12.30 chiuse tutte le stazioni e pendolari infuriati. Mattinata nera ieri per le centinaia di passeggeri che dovevano raggiungere Magliana. Non tutti erano a conoscenza della protesta della Faisa Cisal, unica sigla sindacale ad aver indetto l’astensione contro l’assenza di manutenzione e la carenza di treni. Chi, invece, sapeva dell’agitazione non si aspettava l’interruzione del servizio, ma «qualche disagio in più rispetto a quelli quotidiani», dicono i viaggiatori che alle 9 hanno trovato i cancelli di Lido Centro sbarrati con sopra un cartello con la scritta “Chiuso per sciopero”.

LA GIORNATA

«Ci aspettavamo qualche cancellazione, ritardi più lunghi del solito – aggiungono – come aveva annunciato anche Atac nei giorni scorsi attraverso i suoi canali social.

Sicuramente non la sospensione di tutte le corse per l’intera mattinata. È una vergogna». C’è stato anche chi ha rischiato di dover saltare le visite mediche. È il caso di un disabile che dalle 11.30 era in attesa della riapertura della stazione Lido Centro. «Ho un appuntamento al Gemelli alle 14 – dice – non credo che arriverò in tempo, ma spero comunque di poter fare gli esami». La giornata non era iniziata affatto bene. Nella fascia di garanzia – quella fino alle 8,30 – sono stati solo due i treni disponibili invece dei tre previsti, con tempi di attesa che hanno superato i 35 minuti e vagoni stracolmi senza alcuna distanza di sicurezza.

L’ultima corsa partita da Lido Centro è stata quella delle 8,30 posticipata di cinque minuti. Poi fino alle 12,30 i pendolari sono stati costretti a raggiungere Magliana in auto, in mezzo al caos del traffico quotidiano sulla Colombo e sulla via del Mare. Disagi anche a Roma per i pendolari diretti a Ostia che alla stazione Magliana hanno trovato lo stesso cartello di Lido Centro. Sono esasperati i cittadini che negli anni hanno assistito a un costante e inesorabile peggioramento del servizio. «Sono una pendolare dal 1995 – racconta Nadia De Nuntis, viaggiatrice fissa alle prese con lo sciopero – le persone che vanno a lavorare in queste condizioni rischiano di perdere il posto. Lavoro a Piramide e alle 8 devo essere in ufficio. Parto da casa alle 6,15. Non devo arrivare a Napoli o a Caserta. Devo andare a Piramide, a meno di 30 chilometri. È una vergogna dover impiegare 90 minuti del proprio tempo per coprire un tragitto che normalmente, fino a 20 anni fa, si faceva in mezz’ora».

 

SERVIZIO DISASTRATO

La Roma Lido è tra le ferrovie più disastrate d’Italia al punto di aver vinto il trofeo Caronte. L’Ansfisa (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie) prima a settembre e poi a fine ottobre aveva contestato a Atac la mancata manutenzione dei convogli, tagliandone il numero e riducendoli ad appena quattro. L’Atac era stata così costretta a correre ai ripari, chiudendo tre stazioni a Ostia (Colombo, Castel Fusano e Stella Polare) e due a Roma (San Paolo e Piramide), fermando così la linea a Magliana dove i viaggiatori si affollano. Una strategia per contenere i disagi, ma soprattutto i tempi di attesa sulle banchine stracolme di pendolari costretti ad aspettare anche fino a 45 minuti.

A poco o nulla sono servite le proteste del Comitato pendolari che da anni denuncia il pessimo stato del servizio e dei treni. Per giovedì prossimo alle 18 in piazza Capelvenere ad Acilia il Comitato pendolari della Roma Lido ha indetto un’assemblea pubblica per organizzare una serie di iniziative che riescano a far ottenere l’incremento dei treni e la riapertura delle stazioni, un trasporto accessibile, viaggi in sicurezza senza assembramenti, il completamente e la realizzazione delle stazioni previste lungo la tratta.

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