Una lunga fila di carri funebri nella mattinata davanti all'ingresso del cimitero Flaminio, ai quali è vietato consegnare le salme. Familiari che tappezzano le strade di Roma con manifesti per «chiedere scusa ai genitori defunti», visto che non riescono a dare loro una degna sepoltura. E le agenzie che già da domani sono pronte a organizzare, per protesta, un imponente corteo funebre davanti al Campidoglio nel tentativo di sbloccare una situazione vicina al collasso. Nuova giornata di tensioni, ieri, al camposanto di Prima Porta, sulla Flaminia. Con una email alle pompe funebri - a Milano per lo stesso provvedimento è stata emessa un'ordinanza del sindaco - l'ispettorato di Ama aveva comunicato che da ieri non sarebbe stato più possibile conferire i feretri con le salme da mandare ai forni crematori. Nonostante questo, gli operatori hanno provato lo stesso a portare le bare. È quasi scoppiata una rissa tra i dipendenti di Ama e gli autisti dei carri; con l'arrivo di alcuni parenti dei defunti sono stati chiamati i carabinieri. Per evitare che la situazione degenerasse (come avvenuto giovedì scorso con l'aggressione negli uffici della palazzina A), il direttore dei cimiteri di Ama, Fabrizio Ippoliti, ha concesso una moratoria di 24 ore e permesso ai carri di traslare 38 bare.
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I tempi
Nonostante le rassicurazioni di Ama e il silenzio del Comune, continua l'emergenza nei cimiteri capitolini.
La situazione per i romani che perdono un proprio caro si fa insostenibile. Oberdan Zuccaroli, amministratore di un'azienda di affissioni, mai avrebbe pensato di usare i suoi schermi per gridare il proprio dolore e salutare sua madre Ernesta Magri, morta per un infarto l'8 marzo. «È passato più di un mese e non posso portarle nemmeno un fiore sulla bara. La cosa ancora più assurda - dice - è che il 9 gennaio ho perso anche la mia adorata zia Maddalena e anche la sua salma, da allora, aspetta a Prima Porta. Mancano gli operai? Si faccia intervenire l'Esercito o almeno la protezione civile. Mia madre ha lavorato come sarta per far campare cinque figli, è stata una donna straordinaria. Lei e tanti altri non meritano tutto questo».
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