L’operazione “strade e marciapiedi sicuri” si trasforma in una odissea per i romani. «Non riusciamo ad uscire dal portone, i rifiuti hanno completamente ricoperto il marciapiede, è uno scempio, per non parlare di chi affacciandosi dalle finestre è costretto a respirare i miasmi». È la protesta degli abitanti di via Zara, una stradina residenziale che confina con via Nomentana, ed è davanti alla monumentale villa Torlonia.
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Riavvolgiamo il nastro ed entriamo a capofitto nell’ennesima storia che sembra scritta da un letterato maldestro, in preda a incubi “alla romana”. Dieci giorni fa circa inizia il cantiere per il rifacimento dell’asfalto in via Zara. I residenti esultano perché è raro che nella Capitale si vedano operai al lavoro, intenti a riparare le buche, uno dei grandi mali della città, figlio dell’inerzia dell’amministrazione. È chiaro, purtroppo, che a Roma quello che dovrebbe essere ordinaria manutenzione sia diventato oramai una eccezione dinanzi alla quale non resta che esultare. Gli entusiasmi, però, sono stati velocemente spazzati via quando ci si è accorti che la lunga fila dei sei cassonetti presenti sulla strada non sono stati rimossi. Per gli operatori dell’Ama, è impossibile entrare nella via e svuotare i secchioni: il cantiere è attivo, le reti arancioni avvolgono i cassonetti, sulla strada gli operai stanno lavorando. Intanto i sacchetti dentro i secchioni marciscono, i miasmi sono insopportabili «e ci sono i soliti maleducati che continuano a gettare immondizia» denunciava un negoziante ieri. Il risultato è una marciapiede ormai impraticabile per la presenza di decine di sacchetti di rifiuti, un angolo diventato una discarica nel cuore del quartiere Trieste: siamo a pochi passi da villa Paganini e dalla storico liceo Giulio Cesare.
Un residente ha segnalato lo scempio al Messaggero parlando della «triplice mancanza del rispetto civico da parte di Ama, di chi gestisce i lavori pubblici e anche di chi pur di gettare la spazzatura sommerge cassonetti già saturi.
Insomma, la buona notizia per l’inizio dei lavori stradali si è trasformata in una storia di inerzia, degrado, immobilità di Ama, assenza di comunicazione tra Dipartimenti e come sempre a pagarne le conseguenze sono i cittadini.
I lavori stradali vengono effettuati dal II Municipio: la spesa è di 140 mila euro e comprende la messa in sicurezza di diverse arterie (via Zara, via di Priscilla, via Panama, via di Villa Chigi, via Lariana). «Ho chiesto da tempo ad Ama di spostare i cassonetti, anche prima che iniziassero i lavori - commenta Rino Fabiano, assessore all’Ambiente del II Municipio - mi attiverò subito per risolvere al più presto questa incresciosa situazione».
I romani, intanto, attendono.
laura.bogliolo@ilmessaggero.it