Rifiuti, i sindacati: «Raccolta a rischio per il maxi-ponte»

Rifiuti, i sindacati: «Raccolta a rischio per il maxi-ponte»
di Laura Bogliolo
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Domenica 21 Aprile 2019, 11:52 - Ultimo aggiornamento: 12:27

Feste con emergenza rifiuti. Non solo perché ci sarà un picco di presenze a Roma durante il maxi ponte tra Pasqua, 25 aprile e 1° maggio. A mettere a rischio lo svuotamento di cassonetti e cestini è anche la questione manutenzione. Operai saranno a lavoro proprio dal 25 aprile nei due Tmb di proprietà del gruppo Colari, impianti che fino a maggio accoglieranno 200 tonnellate in meno di rifiuti e, da maggio ad aprile, 500 tonnellate. Un'altra tegola, insomma, nella già affannosa e claudicante raccolta in città dove ogni giorno vengono raccolte 5.000 tonnellate di rifiuti. Intanto va avanti l'inchiesta sul bilancio Ama dopo la bufera provocata dagli audio delle conversazioni tra l'ex ad Lorenzo Bagnacani e la sindaca Virginia Raggi.



A lanciare l'allarme sono i sindacati e non solo per i giorni di Pasqua e Pasquetta. «La situazione non si prospetta più critica delle precedenti festività» dice il segretario della Fp Cgil di Roma e Lazio Natale Di Cola. «C'è invece grande preoccupazione per quello che potrà accadere dal 25 aprile e quindi nel mese di maggio - spiega Di Cola - un mese con alta produzione di rifiuti anche per il maggiore turismo, in quanto gli impianti privati che trattano parte dei rifiuti di Roma andranno in manutenzione accogliendone di meno e Ama non ha ancora una soluzione alternativa definita».

LE CRITICITÀ
Gli impianti privati di Malagrotta ricevono 1.250 tonnellate di indifferenziato al giorno e Ama dovrà trovare una soluzione per compensare la quantità di rifiuti che gli impianti non accoglieranno più dal 25 aprile. Dopotutto, a pesare sulla raccolta c'è sempre l'incognita del parco mezzi, vecchi e malandati. Secondo Marino Masucci, della Fit Cisl del Lazio, «la situazione è diventata preoccupante: sembrerebbe che la maggior parte dei mezzi, circa il 60%, siano fermi nelle officine perché non in grado di operare o per mancanza di pezzi di ricambio». I sindacati aggiungono: «L'azienda senza una governance definita, con una gestione pro-tempore, ha difficoltà a organizzare il lavoro». La prossima settimana sarà finalmente nominato il Cda di Ama che dovrà affrontare lo spinoso problema del bilancio che attende di essere approvato da 10 mesi.
Intanto i due Tmb privati accoglieranno meno rifiuti, quello del Salario è fuori uso definitivamente dopo il devastante rogo: resta il Tmb di Rocca Cencia, anch'esso vittima di un rogo tempo fa. C'è poi, il problema della raccolta dei rifiuti delle utenze non domestiche, dei negozi insomma. Un servizio appaltato che ultimamente ha creato non pochi problemi. A compensare, in parte, la minore operatività degli impianti in manutenzione, dovrebbe essere il tritovagliatore di Ostia. Ama ieri ha cercato di rassicurare: «Il personale in servizio sarà di oltre 3.200 unità, l'azienda è impegnata al massimo grado per assicurare non solo i servizi per Pasqua, ma anche per i ponti dopo il 25 aprile ed il mese di maggio».

Insomma, nessuna criticità? Non sembrerebbe, vista la situazione pre-feste che continua a regalare cartoline di strade romane piene di sacchetti di immondizia e sporcizia in terra. E non si può neanche sperare in un futuro migliore: nel nuovo contratto di servizio le frequenze di spazzamento, ad esempio, hanno dei buchi colossali. Viale del Policlinico non sarà mai spazzata meccanicamente, così come via della Camilluccia. Per loro, e tantissime altre strade, ci sarà solo il monitoraggio.

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