Do ut des della sindaca Virginia Raggi ai commercianti sulla Ztl: il Campidoglio è pronto a riaprire i varchi, ma le associazioni devono accettare nuove aree pedonali in città. Una proposta che al momento le associazioni di categoria hanno respinto al mittente.
Dopo la riapertura della Zona a traffico limitato in Centro, a Trastevere e a Testaccio, gli esercenti hanno protestato in maniera molto vigorosa con l’amministrazione. Claudio Pica, leader romano della Fiepet Confesercenti, ha calcolato che questa misura ha causato a negozianti e ristoratori una perdita del 45 per cento dell’incassa. Ma il tema spacca anche la stessa giunta Raggi.
In un incontro tenutosi in video conferenza con le categorie martedì scorso, la sindaca ha fatto un passo avanti sulla questione, ma avrebbe chiesto ai commercianti «qualcosa in cambio», cioè la possibilità con loro di concordare l’apertura di nuove aree pedonali.
Al di là delle trattative, i dipartimenti competenti del Campidoglio (Commercio e Mobilità) starebbero studiando due strade: la prima prevede l’accensione dei varchi soltanto nella Ztl A1 (quella del Tridente, per intenderci), l’altra la creazione di accessi, cioè permettendo il passaggio in Centro di alcune vie oggi interdetto al traffico dei veicoli, per permettere alle auto di arrivare nel cuore della città.
Ma se si verificasse un nuovo lockdown, è facile ipotizzare che il Comune decide di aprire ovunque i varchi della Ztl per facilitare i movimenti di medici, infermieri e personale addetto alle consegne. Proprio come fu fatto nella fase 1 dell’emergenza Covid.