Roma, prete rapinato fa prendere i banditi e poi li perdona

Roma, prete rapinato fa prendere i banditi e poi li perdona
di Emanuele Rossi
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Sabato 21 Dicembre 2019, 11:54 - Ultimo aggiornamento: 12:03
Marito e moglie avevano rubato in chiesa a Ladispoli e minacciato con un coltello il prete che li aveva sorpresi e fotografati con il telefonino. Per i due, di Cerveteri, lui di 60 e lei di 56 anni, inizierà il processo nel 2020 grazie al gesto del sacerdote di origini romene, don Isidor, che si era recato in caserma per denunciare l’accaduto dopo aver messo in fuga i banditi. E, di conseguenza, per fornire ai carabinieri l’identikit preciso di chi si era intrufolato nel Sacro Cuore di Gesù trafugando pochi spiccioli dall’offertorio dei fedeli.

Quella descrizione aveva portato gli investigatori a casa della coppia che ora si dovrà difendere dall’accusa di rapina aggravata in concorso. A distanza di tempo (il raid risale a maggio), don Isidor tende la mano ai due malviventi, anche all’uomo che aveva estratto dalla sua tasca un coltello a serramanico. «Erano da poco passate le 14 – ricorda il sacerdote - e avevo notato queste due persone sospette che stavano prendendo le monete. Ho rischiato perchè prima di fuggire l’uomo ha tirato fuori un coltello. Spero comunque che queste persone si siano pentite di quello che hanno fatto e aiutino le persone in difficoltà. Confido in questo, perché esiste il perdono». Interviene anche il parroco del Sacro Cuore. «Le offerte delle chiese – sostiene don Gianni Righetti - vanno a sostenere l’aiuto solidale che i cristiani offrono a chi ha bisogno e se qualcuno se ne approfitta, allora serve una giustizia. È quello che è accaduto quando don Isidoro ha scoperto chi sottraeva le monetine dei lumini. Ma poi c’è pure la preghiera e il perdono. Perchè la prima giustizia, come suggerisce papa Francesco, è la misericordia». 
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