Ostia, guerra tra clan: è della sorella del boss «Baficchio» l'auto bruciata in piazza Gasparri

Ostia, guerra tra clan: è della sorella del boss «Baficchio» l'auto bruciata in piazza Gasparri
di Mirko Polisano
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Sabato 13 Aprile 2019, 09:53
È della sorella del boss l’auto andata a fuoco nella notte tra lunedì e martedì a Ostia Nuova. Lo hanno appurato in queste ore le indagini degli inquirenti che hanno accertato che la vettura carbonizzata in via Forni appartiene alla sorella di Massimo Cardoni detto «Baficchio», il 51enne gambizzato in via Cagni nell’ottobre del 2015 e cugino di Giovanni Galleoni detto anche lui «Baficchio» ucciso nel novembre del 2011 in via Forni insieme a Francesco Antonini detto «Sorcanera». Non un nome qualsiasi, dunque, né un’auto qualsiasi. Ma un segnale ben preciso. Qualcuno ha voluto intimidire la famiglia dei boss, rivali degli Spada. E il tutto nella stessa notte in cui sei colpi di calibro 9 vengono scaricati contro il portone di un affiliato del clan degli «zingari». È la conferma che a Ostia è in atto una vera guerra tra clan. Gli Spada contro i Baficchio, rivali da sempre, in una zona peraltro sotto il controllo dei Fasciani con i sudamericani, i cosiddetti «cileni» pronti a tentare il salto di qualità che da manovalanza delle organizzazioni criminali hanno deciso di contare e di «prendersi» la piazza di spaccio.

Lo scenario
Messaggi. Quelli inquietanti, indirizzati alle famiglie dei boss. E quelli della collaborazione alle indagini di Michael Cardoni, figlio di Massimo «Baficchio» che ha deciso di pentirsi e aiutare le forze dell’ordine a far arrestare i malavitosi del litorale. Gli inquirenti stanno cercando di rimettere ordine nel «risiko» criminale di Ostia, perché qualcosa di grosso si sta muovendo negli assetti ma ancora non ne è evidente la direzione. Una nuova stagione di fuoco sta per aprirsi a Ostia. O forse già si è aperta. 
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