Roma, negozi: affitti gratis due anni per i commercianti nei locali del Comune. Il piano del Campidoglio

Roma, negozi: affitti gratis due anni per i commercianti nei locali del Comune. Il piano del Campidoglio
di Fabio Rossi
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Martedì 2 Febbraio 2021, 00:09

Nuove imprese commerciali e nuova occupazione nelle periferie romane, offrendo anche servizi ai residenti. Utilizzando i negozi di proprietà del Campidoglio, che per 24 mesi saranno assegnati gratuitamente a imprenditori intenzionati a lavorare nei quartieri più lontani dal centro storico. È l’obiettivo del progetto “Il lavoro nobilita il quartiere”, inserito in una memoria approvata dalla giunta capitolina, impegnandosi ad assumere i residenti del quartiere. L’obiettivo è quello di creare nuovi posti di lavoro nelle zone della città in cui si registrano alti tassi di disoccupazione, attività illegali e criminali, promuovendo e sostenendo l’apertura di nuove attività. Un modo per puntare sulla riqualificazione dei quartieri di periferia, la valorizzazione del patrimonio di locali commerciali in disuso di Roma Capitale e il contrasto a mafie e illegalità.

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LA MAPPA

Le aree maggiormente interessate da questa iniziativa sono quelle del Municipio X, tra Ostia e l’entroterra, San Basilio, Tuscolano, Prenestino e Centocelle.

Ma saranno toccati praticamente tutti i quartieri della cintura metropolitana, all’interno e all’esterno del grande raccordo anulare. «La rinascita e il rilancio dell’economia passa per le periferie - sottolinea Virginia Raggi - In un momento in cui le attività sono in ginocchio a causa dell’emergenza, vogliamo creare lavoro dando a privati e imprenditori il supporto necessario per ripartire». Un progetto che viene sviluppato, spiega la sindaca, «in quelle zone dove è più alto il rischio di disagio economico e sociale, offrendo quindi un’alternativa, soprattutto per i più giovani, anche per evitare che vengano attirati da gruppi criminali che operano in alcuni quartieri». Il progetto si è reso possibile grazie alla sinergia tra la delegata capitolina di alle periferie, Federica Angeli, e gli assessorati al patrimonio e allo sviluppo economico, guidati rispettivamente da Valentina Vivarelli e Andrea Coia.

LE VERIFICHE

Da una prima ricognizione, eseguita dal dipartimento comunale patrimonio, è stata individuata già una trentina di immobili che possono essere assegnati a chi ne farà richiesta. Ora è in corso un’ulteriore ricognizione su altri 50 locali, per verificarne l’agibilità. Il documento approvato dalla giunta parla di «locali terranei, negozi, botteghe in disuso, siti prevalentemente lungo le quinte stradali», da destinare «a nuove attività commerciali a servizio del quartiere (quali, ad esempio, negozi di abbigliamento, calzature, alimentari) o a nuove attività ludiche-ricreative o a nuovi servizi (quali, ad esempio, palestre, scuole di danza, centri di assistenza fiscale Caf, scuole guida, laboratori di analisi, altri servizi di vicinato)». Tutto ciò favorirebbe «dinamiche di rivitalizzazione delle zone, creando nuovi punti di riferimento per il quartiere e le condizioni per contesti attivi e dinamici eliminando anche abbandono e desertificazione di strade e negozi provocati dal mancato riuso dei locali terranei».

LE NORME 

Gli assegnatari dovranno farsi carico degli eventuali lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione edilizia o adeguamento degli impianti. Al termine del periodo «di avviamento iniziale delle attività, dovrà essere fissato il canone dovuto dagli assegnatari commisurato, in base alle norme regolamentari, ai valori di mercato ed in funzione dell’utilizzo per attività commerciali, nel rispetto della destinazione convenzionale d’uso dei singoli immobili», si legge nella memoria approvata dall’amministrazione capitolina. «Una opportunità concreta per creare occupazione al fine di contrastare marginalità e isolamento, fenomeni preoccupanti ancora più accentuati dall’emergenza sanitaria che stiamo vivendo», commenta Coia. 

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