Nuove imprese commerciali e nuova occupazione nelle periferie romane, offrendo anche servizi ai residenti. Utilizzando i negozi di proprietà del Campidoglio, che per 24 mesi saranno assegnati gratuitamente a imprenditori intenzionati a lavorare nei quartieri più lontani dal centro storico. È l’obiettivo del progetto “Il lavoro nobilita il quartiere”, inserito in una memoria approvata dalla giunta capitolina, impegnandosi ad assumere i residenti del quartiere. L’obiettivo è quello di creare nuovi posti di lavoro nelle zone della città in cui si registrano alti tassi di disoccupazione, attività illegali e criminali, promuovendo e sostenendo l’apertura di nuove attività. Un modo per puntare sulla riqualificazione dei quartieri di periferia, la valorizzazione del patrimonio di locali commerciali in disuso di Roma Capitale e il contrasto a mafie e illegalità.
Roma in zona gialla, il 10% dei negozi non apre ancora: «Chiuse 3.500 attività commerciali»
LA MAPPA
Le aree maggiormente interessate da questa iniziativa sono quelle del Municipio X, tra Ostia e l’entroterra, San Basilio, Tuscolano, Prenestino e Centocelle.
LE VERIFICHE
Da una prima ricognizione, eseguita dal dipartimento comunale patrimonio, è stata individuata già una trentina di immobili che possono essere assegnati a chi ne farà richiesta. Ora è in corso un’ulteriore ricognizione su altri 50 locali, per verificarne l’agibilità. Il documento approvato dalla giunta parla di «locali terranei, negozi, botteghe in disuso, siti prevalentemente lungo le quinte stradali», da destinare «a nuove attività commerciali a servizio del quartiere (quali, ad esempio, negozi di abbigliamento, calzature, alimentari) o a nuove attività ludiche-ricreative o a nuovi servizi (quali, ad esempio, palestre, scuole di danza, centri di assistenza fiscale Caf, scuole guida, laboratori di analisi, altri servizi di vicinato)». Tutto ciò favorirebbe «dinamiche di rivitalizzazione delle zone, creando nuovi punti di riferimento per il quartiere e le condizioni per contesti attivi e dinamici eliminando anche abbandono e desertificazione di strade e negozi provocati dal mancato riuso dei locali terranei».
LE NORME
Gli assegnatari dovranno farsi carico degli eventuali lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione edilizia o adeguamento degli impianti. Al termine del periodo «di avviamento iniziale delle attività, dovrà essere fissato il canone dovuto dagli assegnatari commisurato, in base alle norme regolamentari, ai valori di mercato ed in funzione dell’utilizzo per attività commerciali, nel rispetto della destinazione convenzionale d’uso dei singoli immobili», si legge nella memoria approvata dall’amministrazione capitolina. «Una opportunità concreta per creare occupazione al fine di contrastare marginalità e isolamento, fenomeni preoccupanti ancora più accentuati dall’emergenza sanitaria che stiamo vivendo», commenta Coia.