Roma, morto il ragazzino ricoverato al Gemelli per le ustioni dopo un gioco con l'alcol

Roma, morto il ragazzino ricoverato al Gemelli per le ustioni dopo un gioco con l'alcol
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Sabato 9 Marzo 2019, 14:47 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 09:38

È morto il ragazzo di 13 anni che a fine febbraio era stato ricoverato nel policlinico Gemelli in seguito alle gravissime ustioni provocate da una fiammata che si era sprigionata da una bottiglia di alcol con la quale stava giocando. Da fonti sanitarie si apprende che il giovane, ricoverato da giorni nel reparto di Terapia Intensiva Pediatrica, è deceduto ieri sera a causa dell'insufficienza di più organi causata dalle ustioni di terzo grado superiori al 90% della superficie del corpo.
Potrebbe esserci un gioco estremo o un esperimento finito male dietro la morte del tredicenne fa. Sarebbero alcune delle ipotesi al vaglio degli investigatori. I poliziotti del commissariato Prati stanno effettuando accertamenti sul telefono e sul computer del ragazzo, che aveva anche un blog in cui scriveva di tecnologia, per poter ricostruire l'accaduto. Da chiarire se abbia voluto imitare qualche gioco estremo che circola su internet, come il “fire challenge”, una nuova mania che si sta diffondendo tra i giovani sul web e che consiste nel cospargersi il corpo di benzina e darsi fuoco, prima di lanciarsi in doccia. A quanto ricostruito finora, il 13enne quel giorno era a studiare a casa dei nonni. È entrato in bagno e quando ha aperto la porta chiedendo aiuto alla nonna, era già una torcia umana. La polizia ha ritrovato nel bagno una bottiglia di alcol e un accendino.

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