Signor Bortuzzo, dalla ricostruzione degli inquirenti, suo figlio è stato colpito per sbaglio...
«È assurdo ma è quello che mi hanno detto. Da noi a Treviso cose del genere, sparatorie in strada, non sono mai avvenute. Sono arrivato a Roma con gli altri miei tre figli non appena la guardia di finanza mi ha chiamato per dirmi cosa era successo a Manuel, spero ora che il suo futuro come atleta non sia compromesso».
Per quale motivo suo figlio si trovava a Roma?
«Manuel, come i suoi fratelli, nuota da quando era piccolo e sogna di entrare nella Nazionale. Per questo da 4 mesi era qui, per allenarsi e proiettarsi in un futuro che ama molto. Io come padre l'ho sempre sostenuto e spero che possa tornare a nuotare. Oltre alla preoccupazione resto spiazzato da quello che è successo in questa città».
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